Page 268 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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I BOMBARDAMENTI SULLE CITTÀ ITALIANE 267
La stampa italiana, che doveva usare nelle corrispondenze "un ma-
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schio tono polemico",< 3l dedicò ampie pagine all'avvenimento con cor-
rispondenza e numerose fotografie del primo bombardamento di Roma,
attenendosi alle disposizioni secondo le quali " ... il bombardamento di Roma,
con la distruzione di una delle basiliche monumentali di grande valore
artistico e religioso è un avvenimento storico senza precedenti che com-
muove tutta l'umanità civile. Ricordare che le varie ondate di barbari giunti
fino alla Città Eterna nei secoli lontani rispettavano i suoi monumenti ...
mettere l'accento sulle distruzioni anziché sulle visite. Evitare ogni pieti-
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smo ... ". < l Sembra va incredibile che il centro della cristianità, che era an-
che il centro del potere fascista avesse potuto subire un'offesa aerea nemica
di tali proporzioni: l'attacco venne visto come una 'incursione vandali-
ca';<65l venne più volte citata "L'esecrazione di tutto il mondo civile per
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il barbaro bombardamento della Città Eterna":< l i giornali quotidiani
e periodici che ancora potevano uscire regolarmente diedero grande rilie-
vo alla notizia, riportando anche gli echi delle reazioni mondiali a tale bom-
bardamento ma, a una analisi posteriore dei testi degli articoli, sembra
quasi che, attoniti per quanto successo, invece di cercare di capire chiara-
mente quali errori nella politica e nella conduzione della guerra avevano
potuto permettere che si arrivasse a tal punto, i giornalisti dell'epoca chie-
dessero più o meno chiaramente conferma al resto del mondo civile per
essere confortati nel loro giudizio sull'incredibile ferocia dei nemici che
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avevano osato bombardare ... il centro della cristianità. < l L'Illustrazione Ita-
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liana del 25 luglio< l dedicò quasi integralmente il numero al bombar-
damento di Roma: la copertina e all'interno un ampio servizio fotografico
sulla basilica di San Lorenzo fuori le mura e sulle distruzioni di edifici
civili. Non una parola, su 'L'Illustrazione Italiana' così come sugli altri
giornali, sugli obbiettivi militari e strategici centrati: solo una violenta critica
al nemico che aveva bombardato una città 'al di sopra della guerra'.
(63) Cfr. C. Matteini, cit., p. 253.
(64) Ibidem.
(65) La Stampa, 20-7-1943.
(66) Ibid. 21-7-1943.
(67) Alcuni testimoni dell'epoca hanno riferito oralmente all'A. di questo saggio che alla
notizia del bombardamento di Roma, a Milano e a Torino si sarebbero levate in
alcuni luoghi grida di esultanza per l'avvenimento. Tanto si riporta per scrupolo
di cronaca.
(68) Anno LXX, n. 30.
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