Page 265 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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264 MARIA GABRIELLA PASQUALINI
rallentamento delle incursioni intensificarono i bombardamenti non solo
sulla Calabria, ove contavano di sbarcare e ove si erano attestate le divi-
sioni tedesche in ritirata, ma su tutta la penisola: l'offensiva aerea contro
l'Italia continuava più violenta che mai perché " .. .le truppe di Eisenho-
wer" si trovavano "a dover disimpegnare un compito tra i più tremendi
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che la storia ricordi ... ": <5 ) gli anglo-americani erano ben consapevoli che
in quei giorni si era iniziato il lungo percorso che avrebbe portato, con
enormi difficoltà, alla fine del conflitto.
E nel luglio del 1943 avvenne quello che si temeva ormai da molte
parti, o si auspicava, forse inconsciamente, da parte di quell'Italia che era
sotto le bombe fin dall'inizio del conflitto, pur temendone le conseguenze:
il primo bombardamento di Roma. Oltre a quello di luglio, ve ne sarebbe-
ro stati altri due nel 1943, uno il 13 agosto e uno il 16 settembre, questo
particolarmente diretto contro una colonna di tedeschi.<53) Quel 19 luglio,
quando le prime bombe caddero sul nodo ferroviario di San Lorenzo, il
Duce era a Feltre per un incontro con Hitler e mentre stava ascoltando
un inarrestabile monologo del Fiihrer, ebbe notizia del bombardamento
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della capitale: tornò a Roma, come riferiscono le cronache dell'epoca.<5 >
pilotando personalmente il suo aereo e dall'alto vide le colonne di fumo
e polvere che si levavano da alcuni quartieri romani.
La situazione rispetto all'eventualità di attacchi aerei nemici su Ro-
ma era radicalmente cambiata, in breve tempo da quando Giuseppe Bot-
tai il 25 dicembre 1942 aveva rimarcato nel suo Diario una frase del
Cardinale Pizzardo: "abbiamo ragione di sperare che Roma sarà salva-
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ta" < > e Galeazzo Ciano aveva scritto nel suo Diario alla data del 2 gen-
naio 1943: "Pietromarchi ha avuto un lungo colloquio con il Papa. Senza
assumere impegni, il Santo Padre ha detto che crede ormai scongiurato
(52) ACS, SPD, CR, b. 339, f. 378, bollettino 198 dell'll-7-1943.
(53) Per i bombardamenti su Roma, cfr. l'ultimo volume pubblicato, in ordine di tem-
po, sull'argomento: C. De Simone, Venti angeli sopra Roma- I bombardamenti aerei
sulla città Eterna- 19luglio e 13 agosto 1943, Milano, 1993, che riporta anche una
approfondita bibliografia, alla quale si rimanda per ulteriori letture. Si veda anche
di G. Bonacina, Comando bombardieri. Operazione Europa, Milano, 1977, vol. II, p.
19-54, in particolare alla p. 22 e sg.; di P. Monelli, Roma 1943, Milano, 1963 e
di M. Innocenti, L 'Italia del 1943. Come eravamo nell'anno in cui crollò il fascismo, Mila-
no, 1993, p. 41 e sg.
(54) Cfr. Corriere della Sera, La Stampa e Il Messaggero del 20 e 21-7-1943.
(55) G. Bottai, Diario, cit., p. 348.
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