Page 264 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
P. 264

I  BOMBARDAMENTI  SULLE  CITTÀ  ITALIANE                          263

               bardamenti sugli  obbiettivi militari, le  installazioni  portuali e le  batterie
                                                                               47
               costiere  del  nemico  dove  sono  stati  provocati  danni  e  incendi ... ". < >
                   Il  mese  di  luglio,  che  registrò  un  totale  di  2 57  incursioni  diurne  e
               177  notturne  sul  territorio  italiano,< 48 > può  essere  diviso  analiticamente
               in tre periodi: un primo periodo dal  l o  al  10 luglio,  quando la  massima
               attenzione degli  anglo-americani si  focalizzò  sulla  Sicilia  dove furono  ef-
               fettuate  36 incursioni notturne e  117 diurne:  scopo di queste incursioni
               fu  sia di impedire i rifornimenti provenienti dal continente sia di neutra-
               lizzare e distruggere le forze aeree italo-tedesche dislocate nell'isola; un se-
               condo periodo che va dall'l l  al 25  luglio in cui l'attività nemica fu  volta
               alle necessità operative contingenti nella Sicilia, al proseguimento delle in-
               cursioni -  definite dagli organi ufficiali e dalla Stampa di regime 'terro-
                       4
               ristiche' <9>  -  su  alcuni  maggiori  centri  urbani  italiani  e  alle  azioni  di
               distruzione dei nodi ferroviari allo scopo di rendere più difficili e precari
               i rifornimenti dal Nord verso il Sud: in questa ottica si colloca il bombar-
               damento su Roma;  un terzo periodo posteriore alla  caduta del fascismo,
               fino ai primi di agosto: scrive il già citato Notiziario dello Stato Maggiore
               del luglio  1943 nella sintesi introduttiva: "dalla caduta del governo fasci-
               sta l'azione aerea nemica è stata limitata alle sole incursioni strettamente
               collegate  alle  operazioni  belliche  in Sicilia ...  questa  specie  di  tregua  del-
               l'offensiva aerea è da ritenersi strettamente collegata agli sviluppi delle que-
               stioni politiche internazionali ed è notevolmente sfruttata dall'avversario
               nel  campo  propagandistico  internazionale". (50)
                   Sbarcati  in  Sicilia  il  10  luglio,  dopo una  offensiva  aerea  in grande
               stile con centinaia di velivoli e un cannoneggiamento delle difese costiere
                        5
               dell'isola < 0  gli  anglo-americani  continuarono gli  attacchi  sull'isola,  fin-
               ché non riuscirono. a occuparla integralmente e di seguito dopo un breve



               (47)  ACS,  SPD,  CR,  b.  339,  fascicolo  378,  bollettino  n.  161.
               (48)  A.U.S.S.M.E.,  cit.,  Notiziario  luglio  1943,  senza  numero  di  protocollo.
               (49)  Gli 'ordini alla stampa' di quel periodo continuamente invitavano quotidiani e pe-
                   riodici  a  " denunciare la  barbaria  nemica  ...  tenere  soprattutto  presente lo  scopo
                   di tali  corrispondenze che è quello di alimentare l'odio contro il  nemico".  Cfr.  C.
                   Matteini,  cit.,  243.
               (50)  Ibid.  p.  3.
               (51)  I danni prodotti furono ingentissimi: oltre agli obbiettivi bellici, furono colpite mol-
                   tissime abitazioni di civili e molto ebbe a soffrire anche il patrimonio artistico: chiese,
                   conventi, edifici storici: cfr. La Sicilia liberata, articoli vari nell'agosto-settembre 1943
                   e  L'Illustrazione  Italiana,  n.  32,  agosto  1943.








   I-VOLUME-quarto-anno-1994.indd   263                                                 03/03/16   16:56
   259   260   261   262   263   264   265   266   267   268   269