Page 267 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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               alle truppe tedesche e italiane, subirono fortissimi ritardi, quando non fu-
               rono addirittura impossibili. Vi furono anche numerose vittime tra la po-
               polazione  civile,  fra  le  quali  anche  il  Comandante  Generale  dell'Arma,
               generale  Hazon,  accorso  sui  luoghi  bombardati.

                    Radio Londra così diede la notizia alle ore 00.45 del 20 luglio, nella
               sua rubrica 'A fatti e a parole': "Roma questa mattina ha avuto la prima
               incursione aerea.  L'incursione è stata effettuata da grosse  formazioni  di
               fortezze volanti americane e da bombardieri pesanti e medi della RAF ...
               L'azione ha  avuto  inizio  alle  ore  11.13  minuti  ed è durata  per due  ore
               e mezzo. Ingenti danni sono stati causati su due scali ferroviari e all'aero-
                                 ~
               porto di Ciampino.  La  difesa antiaerea è stata inefficace;  i proiettili del-
               l'artiglieria scoppiavano a metà strada fra  i  nostri velivoli e la terra ...  In
               Italia vi  sono quattro importanti centri ferroviari:  Foggia,  Bologna,  Na-
               poli e Roma, ma Roma è il più importante centro da dove molte migliaia
               di tedeschi con il loro materiale affluiscono in Sicilia e nell'Italia del Sud.
               L'incursione su Roma è stata effettuata di giorno per due ragioni: la pri-
               ma, perché gli obiettivi da colpire dovevano essere visibili; la seconda perché
               il  popolo italiano si  rendesse conto che solo  obbiettivi militari venivano
               colpiti. Gli italiani hanno visto che non sono stati colpiti monumenti reli-
               giosi o storici che sono la gloria non solo  di Roma ma di tutto il mondo
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               civile ... ";< ll  e alla  stessa  ora  del  21  luglio:  "Si hanno  altre  notizie  circa
               il  bombardamento effettuato  sugli  obbiettivi militari  di  Roma.  Lo  scalo
               ferroviario  del  Littorio  è stato  completamente  distrutto  dove  si  trovano
               migliaia di vagoni ferroviari;  non sono rimasti che scheletri di ferro  e di
               binari contorti. È stato fatto saltare in aria anche un deposito di munizio-
               ni  il  quale ha completato la  distruzione.  Un convoglio  ferroviario  carico
               di munizioni è stato colpito durante l'incursione, mentre cercavano di al-
               lontanarlo è saltato in aria.  Anche nello  scalo ferroviario  di San Lorenzo
               sono stati causati ingenti danni ...  ingenti danni agli aerodromi ...  ora Ro-
               ma non è più il grande centro di rete ferroviaria da dove venivano avviati
               nell'Italia  del  Sud e  nella  Sicilia  uomini  e  materiale  bellico".< 62 >


               (61)  ACS,  SPD,  CR,  b.  339,  f.  378.
               (62)  Ibid. Più recentemente,  la  notizia  del bombardamento  di  Roma è stata  scelta,  fra
                   le numerose di quel giorno, per essere riportata in The H era/d Tribune,  Paris Edition
                   20-7-1993,  p.  2,  nella  rubrica  "In our pages:  100, 75  and  50  years  ago",  con il
                   titolo "1943: allies bomb Rome", a ulteriore riprova che ancora oggi quell'avveni·
                   mento viene cosiderato estremamente significativo nelle vicende della seconda guerra
                   mondiale.








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