Page 271 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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              gli ore efficienza  nell'organizzazione  nella  qualità di vita  in sostanza fine
              delle ostilità e progressivo ritorno a una vita normale. A Milano e in altre
              città  furono  frequenti,  ad  esempio gli  assalti  alle  caserme  della  Milizia,
              per  procurarsi  principalmente derrate  alimentari.< 78 >
                   Intanto i  tedeschi  erano  ormai  in  forze  in  Italia  e era  evidente  che
              al momento  di  una  eventuale resa  unilaterale dell'Italia,  sarebbero dive-
              nuti a tutti gli effetti forze di occupazione e gli anglo-americani avrebbero
              continuato nei loro bombardamenti a tappeto per creare il vuoto intorno
              alle forze tedesche, che contavano ben dieci divisioni presenti sul territo-
              rio  italiano.
                   Diventava sempre più chiaro che già ai primissimi giorni di settem-
              bre il territorio italiano era diventato il campo di battaglia per i tedeschi,
              con  le  conseguenze  che  tutto  ciò  comportava.
                   Se il  19 agosto "La Sicilia Liberata" poteva trionfalmente annuncia-
              re:  'In Sicilia la guerra è cessata', peraltro peccando di ottimismo, perché
              erano iniziati i bombardamenti dei tedeschi su Palermo, nel resto dell'Ita-
              lia, come si  è visto, la situazione si  avviava ad un ulteriore peggioramen-
              to. Infatti dopo 1'8 settembre, con l'armistizio e con l'occupazione tedesca
              di  una gran parte dell'Italia,  i bombardamenti continuarono quotidiani:
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              vicino Roma vennero ripetutamente colpite Frascati (con 6.000 morti),< 9l
              Terni, Orte (7  novembre), S.  Marinella (settembre-ottobre),< 80 l  Colleferro
              (21  dicembre):  si  legge  in  un  rapporto  sull'ordine  pubblico  redatto  dai
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              Carabinieri  Reali:< ll  "alle  13.30  oggi  21  corrente  formazione  velivoli
              anglo-americani in ripetute ondate habet violentemente mitragliato, spez-
              zonato e bombardato Colleferro. Sganciate numerosissime bombe grosso
              calibro, alcune delle quali rimaste inesplose.  Quattro edifici civili crollati
              completamente altri gravemente danneggiati tra cui Casa Maternità. Nu-
              merosissimi altri gravemente danneggiati così come Caserma Vigili del Fuo-
              co,  chiesa  parrocchiale ...  varie  fabbriche  appartenenti  allo  Stabilimento
              Bomprini Parodi Delfino andate distrutte.  Lamentasi vari feriti.  Nessun
              lancio manifesti. Nessuna vittima. Paese rimasto privo illuminazione. Pro-
              cedesi  operazioni rimozioni macerie ... ". Civitavecchia continuava ad es-
              sere  un  obbiettivo  sensibile  per  gli  anglo-americani:  il  5  ottobre,  il  2


               (78)  La  Sicilia  Liberata  24·8·1943.
               (79)  Cfr.  R.  Zangrandi,  L'Italia  tradita,  Milano,  1971,  p.  34  e  sg.
               (80)  Cfr.  ACS,  Comando  Nord dei  Carabinieri,  scatola  8,  rapporto  4114/48.
               (81)  Ibid.,  rapporto  339/9,  Colleferro,  21-12·1943.









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