Page 482 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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LA COBELLIGERANZA: ASPETII DIPLOMATICI DELL'ATIIVITÀ MILITARE 479
riori operazioni in Italia». Dovette invece firmare lo strumento di resa del-
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l'Italia, ricevette la lettera di Eisenhower di cui s'è detto < > e la pro-
messa di una modifica delle indicate espressioni del testo firmato e si svol-
se poi un colloquio di nessun reale interesse politico o militare. Badoglio
offrì il concorso italiano alla liberazione del paese ma gli si fece compren-
dere che la cosa era pressocché impossibile.<56>
Il 13 ottobre venne finalmente la dichiarazione di guerra dell'Italia
alla Germania (non ricevuta però da questa che non riconosceva il gover-
no del Re), Badoglio lesse il suo proclama e i governi alleati diramarono
la loro dichiarazione sulla cobelligeranza che fu ufficialmente comunicata
a Badoglio solo il 18 ottobre, < > dopo che gli era stato reso noto, il l 7,
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che non era previsto «l'impiego su vasta scala di forze italiane come trup-
pe combattenti», «a causa della difficoltà di comando, di sostentamento
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e di rinnovo». < >
Alla luce di questa breve esposizione, parlare della cobelligeranza co-
me di qualcosa che abbia in qualche modo modificato lo stato dei rappor-
ti tra l'Italia e le Nazioni alleate risultante dall'armistizio del 3 settembre
1943, appare del tutto improprio. Dietro di essa c'è, sul piano giuridico,
la sottoscrizione dello strumento di resa incondizionata, un documento che
precisa in senso assai più negativo l'atto d'armistizio e, sul piano politico,
l'attestazione che il tentativo di cambiare fronte era completamente falli-
to. Non si trattava quindi che di una parola di speranza per il futuro,
ma di portata più tenue di quelle che erano state scritte nel documento
di Quebec. E tale attenuazione era principalmente dovuta al fatto oggetti-
vo che non s'era in alcun modo realizzata la premessa su cui s'era fondata
l'apertura di credito concessa a Quebec: che al progetto di cambiare fron-
te seguisse la volontà e la capacità del paese d'effettuarlo.
(55) Eisenhower a Badoglio, 29 settembre 1943, in United States and ltaly, p. 64; Chan-
dler, op. cit., vol. III, p. 1468-1469; D.D.l. , serie decima, vol. I, D. 21.
(56) Il verbale italiano e quello di Macmillan dell'incontro di Malta, 29 settembre 1943,
rispettivamente, ivi, D. 22, Macmillan, op. cit., p. 238-243.
(57) Taylor a Badoglio, 18 ottobre 1943, in D.D.l., serie decima, vol. I, D. 51.
(58) Taylor ad Ambrosio, 17 ottobre 1943, ivi, D. 48.
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