Page 486 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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PRESUPPOSTI  SOCIALI  ED  ORGANIZZATIVI
                                       DELLA  R.S.I.







                                                                    MARCO  CUZZI



                  "Il mio  sistema  è  disfatto.  La  mia  caduta è  definitiva  ( ... ).  La  mia
             stella è tramontata per sempre. (. .. ) Quando un uomo crolla col suo siste-
             ma, la caduta è definitiva, soprattutto se quest'uomo ha passato i sessan-
             t'anni" . O>  Così scriveva il confinato Mussolini a. Ponza il  14 agosto  1943.
             Leggendo gli appunti e le brevi considerazioni del Duce, appare inequivo-
             cabilmente la figura di un uomo stanco, deluso,  rapidamente invecchiato
             che si  pone disperati interrogativi sul destino della sua famiglia e del suo
             Regime.
                 Il sistema di potere fascista, quella spaventosa ed elefantiaca macchi-
             na politico-burocratica che Mussolini aveva costruito e posto al fianco dello
             Stato monarchico, si era dissolto senza tanto clamore all'indomani del 25
             luglio. Le forze armate fasciste erano state rapidamente disarmate; le truppe
             d'élite, dai Battaglioni "M"  ai Moschettieri del Duce, erano rimaste nelle
             loro  caserme  in  attesa  di  essere  rilevate  dalle  nuove  autorità.  I  gerarchi
             che la sera del Gran Consiglio avevano difeso strenuamente il loro leader,
             avevano preferito dileguarsi, magari riparando in Paesi amici, anziché or-
             ganizzare un'eventuale resistenza a Badoglio. A parte alcuni sporadici epi-
             sodi che avevano visto sparuti gruppi di appartenenti alla disciolta MVSN
             scontrarsi  con  i  carabinieri,(2)  il  "passaggio  di  poteri"  era  avvenuto  so-


             (l)  "Pensieri pontini e sardi", in: E. e D. Susmel (a cura di) Opera omnia di Benito Mussoli-
                ni,  vol.  XXXI,  La  Fenice,  Firenze,  1960,  p.  285 .
             (2)  Gli episodi di resistenza fascista  furono molto rari e territorialmente circoscritti. In
                un telegramma del28 luglio l'ambasciatore tedesco verso lo Stato indipendente Croato,
                Kasche,  parlava  di  dimostrazioni  anti-badogliane  presso  la  caserma  della  Milizia
                di  Zagabria  (N.  Cospiro  - H .  W .  Neulen,  Salò-Berlino:  l'alleanza  difficile,  Mursia,









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