Page 105 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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L'OPERA DELLA LUOGOTENENZA 105
ciò rafforzava i poteri dei partiti del CLN, ma non rispondeva agli inte-
ressi generali della Nazione.
"Si dovrà ricordare- scriveva Il Ribelle, organo delle Fiamme Verdi
'Tito Speri', nell'agosto 1944- che una Nazione, sia pur essa protesa tutta
verso l'avvenire, ha sempre bisogno di una traduzione e di un vincolo che unisca
(
i cittadini al di sopra delle divisioni di parte''. 5)
In effetti quel vincolo, quel giuramento al Re di cui era stata imposta
l'abolizione, era stato importante nel consentire la mancata adesione alla
Repubblica sociale dei 630 000 militari prigionieri dei tedeschi così come
era stato importante nel consentire la consegna della flotta italiana agli
Alleati, consegna dolorosa, ma indispensabile applicazione di una delle
clausole dell'armistizio.
Il capitano di fregata Carlo Fecia di Cossano, pluridecorato, uno dei
più valorosi comandanti di sommergibili italiani, il 27 agosto 1944 si tol-
se la vita per non tradire il giuramento di fedeltà al Re, subendo poi l' ol-
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traggio di dover essere considerato caso clinico.< l
La dannosità della polemica istituzionale verrà poi riconosciuta an-
che dai rappresentanti delle forze politiche più lontane dagli ideali mo-
narchici.
Ad esequie avvenute per la Monarchia, lo stesso Togliatti nel 1950
pianse sul latte versato, riconoscendo l'errore commesso in quegli anni anche
se il vero obbiettivo era quello di evidenzia.re la scelta nazionale del PCI
e l'ingerenza dei capitalisti anglo-americani negli affari italiani.
"Chi è stato in Italia negli ultimi mesi del '43 e nel '44- scrive Togliatti
su 'Rinascita' - sa che ciò che più faceva piacere agli alleati anglosassoni era
che tra italiani si esasperasse il dibattito istituzionale, in modo che fosse impedito
l'accordo, anzi fosse impedita anche solo la presa di posizione sui problemi concreti
della partecipazione dell'Italia alla guerra, della ricostruzione di un esercito nazio-
nale, dei diritti del nostro paese come cobelligerante ... " .m
Successivamente anche lo storico del partito comunista, Paolo Spria-
no, nel giudicare la scelta della dura polemica istituzionale, esprimerà le
sue perplessità nei confronti di una linea che tentava di conciliare il rigore
(5) " Il problema della Monarchia" , in Il Ribelle, 12 agosto 1944.
(6) Cfr. E. Magri, "Morire per il Re" , in Il Giornale, 24luglio 1944. Inoltre "Cosa acca-
de nella Marina?", in L'Italia Libera, 2 novembre 1944.
(7) P. Togliatti, in Rinascita, n. 3, 1950.
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