Page 235 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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               zioni reali.m Nei reparti e comandi periferici ciascuno si  regolò come cre-
               dette  opportuno o  come gli  fu  possibile,  con  profonde differenze  anche
               all'interno di uno stesso  reparto. Nel sintetico giudizio espresso da Mus-
               solini nel discorso fatto il  18 settembre 1943 da Radio Monaco, delle tre
               forze  armate  italiane  "solo  l'aviazione  ha potuto  salvare  buona parte dei  suoi
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               materiali;  ma anche essa è praticamente disorganizzata''.< l Nella· confusa situa-
               zione  romana,  il  16 settembre il generale Aldo  Urbani assunse la  carica
               di Commissario per l' Aeronautica.<9l  Evitando ogni  riferimento politico,
               il suo ordine del giorno diceva che "Nella situazione attuale uno solo è il nostro
               dovere:  mantenere i  nervi saldi,  coscienza della propria dignità,  virile fermezza  di
               pensiero  e di azione,  con  suprema dedizione alla Patria per affrontare degnamente
               i futuri eventi.  Tutti devono  rimanere alloro posto" _OOl  Intanto,  reagendo allo
               shoc armistiziale, alcuni ufficiali  rimasti a Roma si  ritrovarono per rior-
               ganizzare la forza armata. Secondo quanto affermato all'epoca, tra i primi
               ad attivarsi vi  fu  il generale Arrigo Tessari,  che  prese contatto il  17  set-
               tembre con Pavolini ed il  23 si  presentò a Graziani mettendosi a disposi-



                (7)  Cfr.  il  recente  lavoro  di  G.  Garello,  "La  nascita  dell'aviazione  della  RSI",  Storia
                   Militare,  dicembre  1993. Anche al  sud  la  situazione mantenne un certo elemento
                   di fluidità, con problematiche non dissimili da quelle del nord (carenza di materia-
                   li,  laboriosi negoziati con gli  alleati,  affidabilità del personale etc.).  Cfr.  Giuseppe
                   Conti,  "Aspetti della  riorganizzazione delle  forze  armate nel Regno  del Sud, Storia
                   Contemporanea,  1/1975,  p.  85-120,  passim.
                (8)  Benito Mussolini,  Opera  Omnia,  vol.  XXXII,  a cura di  E. e D.  Susmel,  Firenze,  La
                   Fenice,  1951-63,  p.  4.
                (9)  Secondo N. Arena, La Regia Aeronautica 1943-1946, l, Modena, Stem Mucchi,  1978,
                   p.  18,  il  9  settembre  Urbani  avrebbe  ricevuto  "l'investitura pro-tempore  di  ministro
                   dell'Aeronautica"  dal ministro stesso, gen.  Renato Sandalli:  ricostruzione implausi-
                   bile ma, soprattutto, assolutamente fuori  dell'ordinamento e della prassi statutaria
                   italiana.  In realtà alle  6,30 del 9 settembre Sandalli, che si  trovava presso il  Mini-
                   stero della Guerra dove Ambrosio gli aveva comunicato di partire subito per Pesca-
                   ra, comunicò al gen. Barba questi ordini: il sottocapo di Stato Maggiore, gen. Santoro,
                   doveva sostituirlo nelle questioni operative, ed il capo di gabinetto, appunto Urba-
                   ni, "in ogni questione riguardante il ministero"  (Stato Maggiore Aeronautica, relazione
                   12 gennaio  1944, cit.).  Non abbiamo reperito gli  estremi della nomina a Commis-
                   sario, forse  imposta dal comando tedesco.  Urbani cessò  dalla  carica  il  13  ottobre,
                   con l'abolizione dei Commissariati per le forze armate istituiti per la  Città Aperta
                   di  Roma  (Diario,  13  ottobre).
               (10)  AUS/AM, AR, cart. 8, f.  "Disposizioni attuali per il personale" , ordine del giorno
                   16 settembre 1943. Nessuna traccia di questi eventi in N . Arena, La Regia Aeronau-
                   tica  1943-1946.  cit., e id., L'Aeronautica Nazionale  Repubblicana,  cic.  Il testo del pro-
                   memoria l  all'ordine OP.44 è riportato, senza indicazione di fonte e con numerose
                   differenze,  rispettivamente  alle  p.  13-14  e  26-27  dei  lavori  cit.








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