Page 431 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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430 MARIA GABRIELLA PASQUALINI
Oltre alle obiettive difficoltà logistiche connesse al trasporto dagli Stati
Uniti del cibo necessario, sia per i militari in azione, che per la popolazio-
ne delle zone liberate, il lungo periodo di nutrizione insufficiente - e quando
comunque possibile, con carenze vitaminiche e proteiniche gravi - scon-
sigliava tra l'altro agli esperti nutrizionisti americani l'immissione sul mer-
cato e la distribuzione di enormi quantità di derrate alimentari, senza uno
stretto controllo di oculata distribuzione che si rivelava difficilissimo an-
che per l'organizzazione della struttura alleata. Non era estraneo a queste
difficoltà quel mercato nero che aveva prosperato sotto il governo fasci-
sta, un ostacolo alla distribuzione dei viveri e alla normalizzazione della
situazione ben difficile da debellare, pur in condizioni fondamentalmente
diverse, perché coinvolgeva interessi economici notevoli e nello stesso tempo
aveva condizionato psicologicamente la popolazione nella ricerca del cibo
e dei vari mezzi di sopravvivenza: non era facile cancellare quattro _anni
di abitudini e di illegalità imperante, di vita difficilissima per chi non ave-
va risorse e doveva procurarsi il cibo, ma vita assai facile con denaro con-
tante che fluiva a rivoli nelle tas·che di chi, senza problemi di coscienza
e di moralità, era entrato nel giro del grande mercato nero. Con l'arrivo
degli anglo-americani, in ogni zona liberata, la guerra al mercato nero si
fece sempre più evidente, con la conseguenza che le derrate alimentari in
offerta in un primo tempo scesero così come i prezzi, ma il fenomeno an-
che se ridimensionato non scomparve.
In sintesi, sia nell'Italia del governo fascista repubblicano, occupata
dai tedeschi, sia nell'Italia del regno del sud, le difficoltà alimentari conti-
nuavano a essere fortissime: ovviamente in alcuni luoghi erano più dure
che in altri posti, in quanto la situazione generale di quel periodo era flut-
tuante e assolutamente non omogenea su tutto il territorio, nemmeno con-
siderando luoghi finitimi.
Gli avvenimenti bellici del 1944 avranno anche un riflesso pesante
sull'anno successivo, il 1945, quando, ad esempio, le disponibilità medie
alimentari pro-capite scesero ulteriormente perché le ostilità non avevano
permesso, nel 1944 appunto, ancor meno che negli anni precedenti, una
produzione agricola e una attività di allevamento del bestiame che avesse-
ro potuto adeguatamente rifornire la popolazione.
Se il 1943 era stato l'anno dei bombardamenti a tappeto su tutto il
territorio - bombardamenti che continuarono ad essere pesanti soprat-
tutto nell'Italia del nord anche nell'anno successivo - il 1944 e il 1945
furono gli anni della "grande fame" che tormentò quasi tutta la popolazione
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