Page 433 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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432 MARIA GABRIELLA PASQUALINI
fresca la produzione si era mantenuta relativamente costante, anche se in
molti luoghi se ne lamentava la mancanza, soprattutto nei grandi centri,
a causa delle difficoltà incontrate nella distribuzione per l'assenza di mez-
zi di trasporto in numero sufficiente.
Questo era infatti uno dei problemi primari, oltre alla scarsa produt-
tività, soprattutto nell'Italia repubblicana: in effetti quei pochi mezzi di
trasporto ancora utilizzabili venivano sistematicamente requisiti dalle truppe
tedesche; i mezzi che non erano stati requisiti avevano bisogno dei per-
messi del comando tedesco per poter circolare, ma il coordinamento tra
le stesse autorità tedesche tra di loro e tra queste e le autorità fasciste re-
pubblicane a questo riguardo lasciava molto a desiderare, o per inefficienza
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o per strategia voluta.<> Quei mezzi che riuscivano ad essere sottratti agli
usi comuni venivano utilizzati proprio per il trasporto di generi per il mer-
cato nero, con noli altamente maggiorati; persino i servizi dell'Annona do-
vevano rivolgersi al mercato parallelo per i trasporti e arrivavano a pagare
ai privati prezzi da mercato nero come due-tremila lire a tonnellata per
poter distribuire i viveri. <9>
In termini più chiari per meglio comprendere il problema del razio-
namento e del conseguente sviluppo del mercato nero, bisogna tener con-
to che la disponibilità annua media per abitante dei generi alimentari sopra
considerati negli anni 1944 e 1945 fu la seguente: per il frumento, fu di
126 e 11 O kg a testa; OO> per le patate, fu di 30, l e l 7, 7 kg o o per i legu-
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mi secchi si scese a 3,8 e 3, l kg 0 > e per i legumi freschi si ebbero quasi
le stesse cifre, cioè 4,7 nel 1944 e 3,6 kg nel 1945.03) Continuando in
questa analisi, riscontriamo che la disponibilità media annua per abitante
di carne bovina fu nel 1944 e nel 1945, rispettivamente, di 2,5 e 3,4
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kg,0 > quella suina di 1,3 e 2,9 kg; 05) l'ovina e caprina, 0,4 e 0,7
(8) Cfr. 'Il Giornale d'Italia', da gennaio a maggio 1944, in particolare su questo argo·
mento numerosi articoli nel gennaio 1944.
(9) V. Archivio Centrale dello Stato (ACS), Ministero dell'Interno, Servizi Annonari,
b. 15, Relaz. 777/235.A.34. del 1.3.1944 e il quotidiano 'Avanti' del 12.7.1944.
(10) Nel1922, 178,3 kg; nel1939, 180,4; nel1940: 163,8. Fonte: cit. tav., 121, p. 229.
(11) Nel 1922: 22,3 kg; nel 1939 38,1 e nel 1940, 44,6. Fonte ibid.
(12) 1922: 11 kg; 1939: 11,3; nel 1940: 10,1. Fonte: ibid.
(13) 1922: 1,3 kg; 4,9; 1940: 4,0. Fonte: ibid.
(14) 1922: 8,6 kg; 1939: 8,7; 1940: 8,3. Fonte: cit., tav. 12, p. 230.
(15) 1922: 5,8 kg; 1939: 5,4 1940: 6,5. Fonte: ibid.
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