Page 231 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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I SOLDATI  DELLA  R.S.I.  E LA  LORO SORTE                        223

                  nazionale, non appena passarono dall'amministrazione alleata a quel-
                  le  italiana.  Anche quello  di  Coltano,  ritenuto  da tutti  un inferno,< 10 l
                  fu  sciolto  immediatamente.
                   Una peggior sorte fu riservata, certamente, a molti repubblicani che,
              a fine guerra, dismisero l'uniforme e cercarono di rientrare nelle loro case
              alla  chetichella, facendo affidamento sulla confusione che regnava.  Le  se-
              gnalazioni  dei  comandi militari  italiani, insediatisi  nei  territori  liberati,
              fecero frequenti riferimenti a soldati repubblicani trovati uccisi per le strade.


              Le  perdite

                   Quanto appena detto anticipa quel che è possibile delineare sulle per-
              dite subite dai militari della R.S.I. Infatti, quanto accadde loro, è noto sol-
              tanto a grandi linee, per l'enorme carenza di documentazione in materia.
              Sappiamo che parte di  essi  cadde in combattimento; i rimanenti furono
              soggetti a processi, a epurazioni, a discriminazioni, a uccisioni, ma pochi
              sono i documenti che ci consentono di fare considerazioni oggettive, stati-
              stiche, rilevamenti, di tradurre in numeri i particolari destini, a meno che
              non si voglia ricadere nell'apologetico o nel mistificatorio. Perché, in man-
              canza di dati, si finisce soltanto per dare prevalenza a interpretazioni stru-
              mentali  dei  fatti,  con  chiavi  di  lettura  esclusivamente  ideologiche.
                   Noi tentiamo delle possibili stime, che comunque vanno rielaborare
              e sono suscettibili certamente di variazioni, non quantificabili al momento.
                   Come punto di  partenza,  utilizziamo  alcuni  dati  certi o  almeno at-
              tendibili. Abbiamo visto che all'aprile del  1945 le forze armate repubbli-
              cane costituivano un complesso di circa 400 000 uomini. Di essi, sappiamo
              che parte fu  catturata dagli anglo-americani, parte dai sovietici, parte da-
              gli slavi; una parte perse la vita negli ultimi combattimenti, una parte fu
              uccisa,  ed un'ultima parte, infine,  riuscì ad eclissarsi  in vari modi.  Non
              siamo  in grado,  però,  di  quantificare con  esattezza,  tradurre  in  numeri
              e  percentuali,  ciascuna  di  tali  parti.
                   Proviamo comunque. Dai documenti dell'Ufficio Autonomo Prigio-
              nieri di Guerra e Rimpatri (l l)  si  ricava un solo dato significativo,  relati-
              vo  a  prigionieri  italiani  "recalcitranti  e  neofascisti":  10 000  uomini  in


              (10)  Pietro  Ciabattini,  Coltano  1945,  Milano  1995.
              (11)  A.U.S.S.M.E.,  fondo  diari  storici,  busta  2271A/2.








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