Page 253 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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LOTTA DEI PARTITI
E QUESTIONI ISTITUZIONALI
ALDO A. MOLA
Con l'approssimarsi della fine del conflitto, nella primavera 1945,
balzò nuovamente in primo piano la "questione istituzionale" nominai-
mente sopita con la formazione del secondo governo Badoglio (aprile 1944)
e la "tregua", in vero più apparente che effettiva, in quell'occasione pat-
tuita fra i partiti inclusi nel Comitato Centrale di Liberazione Nazionale.
I fautori della repubblica temevano, non a torto, che la conclusione
della guerra potesse favorire la continuità istituzionale, proprio perché il
Paese si sarebbe trovato ad affrontare l'immensa sfida della ricostruzione
materiale e la stipula del trattato di pace: impegni di tale portata da in-
durre a mettere ancora una volta la sordina alla scelta (che essi ritenevano
irrinunciabile) fra monarchia e repubblica. Il contrasto subì una brusca
accelerazione nell'autunno 1944, in connessione con la definizione del ruolo
del Comitato nazionale di liberazione Alta Italia e del Corpo volontari della
libertà. Dalle origini i CLN avevano assunto posizioni di dura condanna
di "tutti coloro i quali dal 28 ottobre 1922 in poi si erano resi comunque
corresponsabili dei crimini fascisti culminati nella disfatta di ieri e nell'i-
gnominia di oggi", come recitava l'appello del CLNAI agli italiani (7 ot-
tobre 1943). Dal canto suo, sin dal 16 ottobre 1943, incurante del fatto
che il governo del Regno, presieduto da Badoglio, aveva dichiarato guerra
alla Germania, il Comitato Centrale di liberazione nazionale aveva invo-
cato la "costituzione di un governo straordinario", antitetico a quello del
Re e formato esclusivamente dai partiti "da sempre antifascisti", ai quali
spettava "assumere tutti i poteri costituzionali dello stato ( ... ), condurre
la guerra di liberazione a fianco delle Nazioni Unite; convocare il popolo
al cessare delle ostilità per decidere sulla forma istituzionale dello stato",
come poi ribadito dal congresso dei CLN a Bari, il 28 gennaio 1944.
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