Page 256 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
P. 256
248 ALDO A. MOLA
loro erano i veri rappresentanti della volontà del popolo" e negavano per-
ciò la fiducia a Bonomi "in quanto designato dal Luogotenente che a loro
giudizio non contava nulla".
Ancora ad Alfredo Pizzoni dobbiamo nondimeno il ritratto sintetico
dei dirigenti politici del CLNAI, speculari ai ministri del governo Bono-
mi: Sandra Pertini, "figura di piccolo tribuna da comizio, anche se bene-
merito per i lunghi anni sofferti in prigione"; Emilio Sereni, "insinèero";
Luigi Longa, "gelido"; Leo Valiani, corrivo ad eccessi di metodi e di lin-
guaggio malgrado l'indubbia intelligenza e sensibilità e che finì per "acco-
dare il PdA agli altri due partiti di sinistra"; e infine Ferruccio Parri,
" sempre chiuso, tenebroso e malfidente" e che si avviò a trattare la posi-
zione del CLNAI e del CVL a cospetto degli anglo-americani benché non
capisse una parola d'inglese, ovvero la lingua nella quale venne redatto
l'accordo di riconoscimento del CLNAI e degli organismi a esso collegati
da parte del SACMED (Supreme Allied Commander Mediterranean)
e, conseguentemente, da parte del governo nazionale italiano, improntato
al principio della "più completa cooperazione militare(. .. ) fra gli elemen-
ti che svolgono attività nel movimento della resistenza" e il Supremo Co-
mando Alleato, anche ai fini della salvaguardia delle risorse economiche
del territorio ancora occupato e del massimo sforzo per mantenere la leg-
ge e l'ordine "quando il nemico si ritirerà dal territorio da esso occupa-
to": concetti rafforzati nella lettera del generale Maitland Wilson al CLNAI,
incardinata sulla soddisfazione per la nomina di Valenti (Raffaele Cador-
na) al comando del Corpo Volontari della Libertà e dei "signori Maurizio
e Gallo" (Parri e Longa) a "vicecomandanti congiunti" (7 dicembre 1944)
e che presupponeva (ed esigeva) una condotta leale da parte dei "con-
traenti''.
Malgrado tali accordi - cui il CLNAI si sentì vincolato in misura
corrispondente alla sensazione di esservi stato costretto dalla situazione
determinata dal "proclama Alexander", ovvero dal supposto "disimpe-
gno" anglo-americano nell'inverno 1944-45 nei confronti della guerra par-
tigiana - , non solo nelle regioni già liberate il dibattito sulle prospettive
politiche postbelliche tornò ad avere la meglio su ogni altro aspetto del
conflitto in corso. Una spinta in tal senso venne dal congresso del Partito
d'Azione, tenuto a Cosenza ( 4-7 agosto 1944). Esso ripropose al centro
della disputa le questioni - tanto nodali quanto inattuali, sia perché non
gradite agli anglo-americani, sia perché destinate a divaricare i partiti del
CLN- della forma dello Stato e del rapporto fra governo centrale e nuova
''democrazia''.
III-VOLUME-SESTO-anno.indd 248 22/03/16 09:42