Page 374 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
P. 374
366 ROMAIN H. RAINERO
Solamente con il governo Bonomi la questione dei profughi venne,
almeno in parte, affrontata. Si tratta di un decreto del 14 giugno 1945
il quale inserisce nella categoria dei profughi da assistere anche coloro che
provengono dalle ex-colonie italiane, cioè la Libia, l'Eritrea e la Somalia
ed anche dall'Etiopia. Queste 'Norme per l'assistenza ed il collocamento
dei profughi' e delle loro famiglie innovava così il criterio dell'assistenza
allargando a territori non metropolitani quelle norme in origine previste
solamente per il caso di profughi dal territorio nazionale 'invaso ed occu-
pato'. Pur non prendendo in considerazione tutti coloro che gli stessi eventi
bellici avevano riportati in patria e che certamente potevano chiamarsi,
a buon diritto profughi, questo allargamento del campo di applicazione
delle norme di assistenza apparve importante a tutti, anche perché, una
volta allargata ad alcune categorie non nazionali, se ne potevano prevede-
re, come poi puntualmente avvenne, ulteriori allargamenti a profughi di
altri territori. 09)
Non si deve credere peraltro che la posizione del governo italiano,
a totale liberazione avvenuta sia stata chiara e ben definita; ne sia esem-
pio un ordine governativo che l'allora ministro per l'Assistenza Post-bellica,
sen. Lussu confermava, anche se oggi non sappiamo ben da chi emanato,
con il quale si ingiungeva a tutti i rimpatriati d'Africa di trasferirsi in Si-
cilia, poiché erano alla vigilia di imbarcarsi per ritornare in Africa. Mal-
grado intense ricerche questo ordine non pare sia mai esistito se non nella
febbre delle incertezze dell'indomani della guerra, ma ne furono vittime
i profughi i quali in numero cospicuo si recarono in Sicilia in attesa di
ordini che non vennero mai dati, nella speranza di non perdere l' eventua-
le imbarco.< 20 l Sembrava peraltro incerta la sorte finale di questi profu-
ghi agli stessi profughi, incerti tra una decisione di ritorno ed un definitivo
abbandono di questi propositi. Ed il quesito che uno di loro, Mario Van-
nuccini, si poneva, proprio allora, in un suo libro denso di dati e di riferi-
menti coloniali, era quasi senza risposta. "Quale sarà il destino degli italiani
d'Africa?" , questo era il titolo e la risposta che egli dava non va letta come
(19) Si deve notare peraltro che solo i profughi delle ex colonie italiane si erano dati
una vera e propria organizzazione onde premere sul governo per avere previdenze
ed assistenza. Per gli altri profughi dovranno passare molti mesi, talvolta anni, pri-
ma che queste organizzazioni venissero in piena luce.
(20) Di questo ordine fantasma fece una descrizione accorata il deputato Lupis il 14
novembre 1951 nella Discussione del disegno di legge: Assistenza a favore dei profughi,
n. 2139, p. 1103.
III-VOLUME-SESTO-anno.indd 366 22/03/16 09:49