Page 372 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
P. 372
364 ROMAIN H. RAINERO
dei mesi, con gli sviluppi della guerra e soprattutto con la caduta del regi-
me fascista e con la sconfitta del settembre 1943, vennero meno e lascia-
rono questi nuclei familiari senza alcuna tutela né giuridica, né economica.
Anche qui, evidentemente le amarezze e le delusioni non mancarono. Cin-
quantamila persone erano tornate, ma la società italiana che essi avevano
lasciata, pochi anni prima, sull'onda della proclamazione dell'Impero (9
maggio 1936), non esisteva più e quella che li vedeva tornare aveva valori
assai diversi. Il fascismo era in piena crisi politica, economica e militare,
quel regime che li aveva spinti a cercare in terre lontane lavoro e condi-
zioni di vita migliori era alla vigilia del proprio crollo e stava per diventa-
re solo un ricordo. Mentre questi rimpatri avvenivano a livello ufficiale
e con l'assistenza delle autorità ufficiali italiane, molti altri rientri in pa-
tria si verificavano dalla colonia ancora in mano italiana, la Libia, e da
molti paesi nei quali la presenza italiana pareva creare problemi non in-
differenti (Francia, Jugoslavia, Grecia). Nel caso della Francia la situazio-
ne precaria di una nostra colonia fece sì che, quasi alla fine della sua
esistenza il governo fascista si trovò ad organizzarne il rimpatrio di una
parte. Fu la cosiddetta 'operazione Ciano', la quale fece tornare in Italia,
tramite l'assistenza della Commissione Italiana di Armistizio con la Fran-
cia, entro il settembre 1943, ben 68 986 italiani, ma "tale cifra degli assi-
stiti non rappresenta il totale dei rimpatri" .05) Tenendo conto dei rimpatri
non organizzati dalla CIAF si può ritenere che oltre centomila italiani la-
sciarono in quel periodo la Francia. Per costoro non era stata prevista nes-
suna assistenza mentre per i primi l'assistenza doveva cessare con la caduta
del fascismo. Dopo tale evento tutti rimasero in balia di loro stessi. Un
caso simile di rimpatrio si può ricordare per la colonia degli italiani di
Tunisia forte di oltre centomila individui dei quali una parte non mode-
sta preferì rientrare in patria proprio nelle ultime fasi della guerra in Nord
Africa. Questo rimpatrio si può stimare tra i 30 e i 50 mila individui ed
anche per costoro l'assistenza non fu assicurata dalle autorità italiane al-
6
meno fino al termine della guerra. 0 >
Terminata la fase bellica tutti coloro che erano ritornati in patria dalle
ex-colonie italiane presero ad organizzarsi per rivendicare dal governo
(15) Su questo rimpatrio e sulle sue fasi vedasi R. H . Rainero, Mussolini e Pétain. Storia
dei rapporti tra l'Italia e la Francia di Vichy (lO giugno 1940- 8 settembre 1943), Roma,
Ufficio Storico Stato Maggiore dell'Esercito, 1990, p. 219.
(16) Si veda al riguardo R. H. Rainero, La rivendicazione fascista sulla Tunisia, Marzorati,
Milano, 1978.
III-VOLUME-SESTO-anno.indd 364 22/03/16 09:49