Page 367 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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IL  RITORNO  DEI  PRIGIONIERI  DI  GUERRA                         359

               Analoga attenzione venne rivolta alla  distribuzione di vestiari allo  scopo
               di assistere anche in questo gli ex prigionieri alloro rientro in patria. Due
               altre competenze ufficiali  furono  attivate nel trattamento della questione
               dei reduci; la prima consisteva nella determinazione e nella corresponsio-
               ne delle competenze riconosciute agli ex militari, e queste attività assom-
               marono a tutto il  28 febbraio  1947 a  39 465 000 000 di lire, somma che
               fu  successivamente aumentata per ulteriori riconoscimenti, anche per com-
               pensi di servizi di cooperazione con le autorità alleate. Il secondo aspetto
               delle attività connesse al rientro in patria degli ex militari consisteva nella
               'determinazione del comportamento dei singoli di fronte al nemico ed alla
               situazione  politica  del  paese'.
                    I militari reduci dalla prigionia furono  esaminati da apposite Com-
               missioni in merito alle circostanze in cui avvenne la loro cattura ed in me-
               rito al comportamento tenuto sia sotto l'aspetto militare sia sotto l'aspetto
               politico  durante  la  prigionia.
                    Per gli  ufficiali  una speciale Commissione con sede a  Lecce sovrin-
               tendeva  alle  attività  di  nove  sottocommissioni  dislocate  in  varie  città.
               Per gli  internati  provenienti da territori  di  Germania,  Balcani,  Francia,
               oltremare, ecc., tali dopo l'armistizio, fu  previsto un altro tipo di accerta-
               mento in merito al  comportamento successivo alla  cattura ed alla  depor-
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               tazione.  < >
                    Naturalmente questi dati sono lo specchio ufficiale dell'attività svol-
               ta ma, spesso, vanno letti con quella partecipazione e con quel coinvolgi-
               mento  che  la  situazione  dei  rimpatriati  provoca  in  coloro  che  studiano
               questi ritorni i quali avvenivano dopo un periodo di assenza di molti an-
               ni, talvolta sei,  e che sempre provocarono nei  reduci un disorientamento
               profondo quanto al raffronto tra l'Italia lasciata e ricordata e l'Italia che
               essi trovavano alloro rientro. Rimasti all'oscuro delle vere vicende italia-
               ne vissute dalla patria e dagli italiani, giorno per giorno, coloro che ritor-
               navano si interrogavano, quasi sempre senza trovare risposte, circa la vera
               situazione della patria. Questo 'ritorno alla vita civile' diventava non una
               gioiosa  festa,  ma una fonte  quasi  inesauribile di  incertezze,  di  crisi  e  di



               (5)  L'insieme di questi elementi è contenuto nella Relazione sull'attività svolta per il rimpa-
                  trio dei prigionieri di guerra ed internati  1944-1947, redatto dal Ministero della  Guerra,
                  Ufficio Autonomo Reduci da prigionia di guerra e rimpatriati, in Archivio dell'Uffi-
                  cio Storico dello Stato Maggiore Esercito, Ds 2271, che contiene 37 pagine di  testo
                  e  24  allegati  di  tabelle  e grafici.









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