Page 53 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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               lungo ambo le  sponde del Reno  durante la  progressione verso occidente,
               riducendo così la necessità di onerosi forzamenti successivi degli affluenti
               di  destra  del  fiume  cheìs  col loro  andamento meridiano,  si  opponevano
               ortogonalmente  alle  direttrici  di  avanzata.

              b.  L 'attacco  (9-20  aprile)
                   Le  favorevoli  condizioni meteorologiche  consentirono  di  anticipare
               al 9  aprile l'attacco dell'Sa  A.  Br.,  precedentemente fissato  per il 10.  La
               decisione  venne  adottata  sotto  la  spinta  degli  avvenimenti  incalzanti  su
               tutti  gli  altri  fronti  europei  che  avvolgevano  la  Germania.

                   Converrà qui ricordare che l'attacco dell'Sa  A.  doveva costituire, nel-
               l'ambito del XV Gr.  A.,  sforzo  sussidiario  a  favore  di  quello  principale
               che la 5a  A. US avrebbe sviluppato secondo i piani, a partire dal 12 aprile.
                   Dopo cinque riprese di preparazione di artiglieria di 42 minuti cia-
               scuna ad intervalli di dieci,  in concomitanza dei  quali  S25  bombardieri
               pesanti lasciarono  cadere  175 000 spezzoni  sulle  riserve  e  postazioni  di
               artiglieria germaniche,  senza contare l'azione di circa  mille bombardieri
               medi e cacciabombardieri contro obiettivi isolati, alle  19.20 scoccò l'ora
               H, contraddistinta da un ultimo passaggio "in bianco" dell'aviazione, che
               consentì alle unità avanzate alleate di recuperare i 360 metri di cui erano
               arretrate prima della  preparazione e di  portarsi sotto le  prime difese av-
               versarie mentre i Tedeschi si  annidavano ancora in fondo ai ricoveri.  La
               scelta  dell'aviazione era caduta sugli  spezzoni  per evitare di  sconvolgere
               il terreno, come era accaduto a Cassino, col risultato negativo di rendere
               difficoltosi  i successivi  movimenti delle  proprie truppe ed incrementare
               il  valore  difensivo  del  terreno.
                   Il V  C.A.  Br., ed il  II C.A. Pol.  iniziarono così  l'investim.ento della
               linea del Senio (Irmgard). Entro la notte la 2a  D. NZ e l'Sa D. IN costitui-
               rono teste di ponte oltre il Senio, mentre a II C.A. Pol.  trovava fiera  resi-
               stenza da parte della 26a D.cor. Tedesca. Il successivo giorno 10 le posizioni
               tedesche tra il Senio ed il Santerno vennero nuovamente sottoposte a pe-
               santi  bombardamenti  aerei,  condotti  come  il  giorno  precedente  dalla
               M.S.A.F. (Mediterranean Strategie Air Force), dalla  12a  Forza Aerea, dal
               22°  T.A.C.  (Tactical  Air  Command) e dalla  D.A.F.  (Desert Air  Force).
               Intervenivano nella battaglia anche il X C.A. Br. (il gr. cbt. Friuli iniziava
               l'attacco al Senio alle  02.30) ed il gr. cbt.  Cremona, del V C.A. Br. (alle
               05,25). Anche il gr. cbt. Legnano, all'estremità destra della  5a  A.  US,  at-
               taccava in direzione della Madonna di Vignale per acquisire migliori basi









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