Page 55 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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                    Alle 09.4S del  14 aprile con due giorni di ritardo sul programmato
               a causa delle condizioni meteorologiche sfavorevoli per l'attività aerea, ebbe
               inizio l'attacco della  sa  US.  L'azione, preceduta da una preparazione cui
             - presero parte  SOO  aerei  del  22°  T.A.C.,  fu  condotta  nel  solo  settore del
               IV C.A.  US  che risultava più arretrato del II C.A.  US con la  riserva che,
               all'atto dell'allineamento, anche il citato II Corpo sarebbe entrato in azio-
               ne.  L'attacco ottenne successo sin dalla prima giornata: la  l a D. cor.  US
               conquistò Vergato,  la  10a  D.  mon. US  occupò la  Rocca  di  Roffeno  e la
               la  D. brasiliana rastrellò l'abitato di Montese.  Nella medesima giornata,
               nel settore dell'Sa  A.  Br., la 7Sa  D. Br. riuscì a superare il ponte semidi-
               strutto di Bastia, ma venne arrestata davanti all'abitato, poco distante. Sulla
               destra agirono  a  contatto  con la  7Sa  D.  il  gr.  tat.  Cremona e la  S6a  D.
               Br.  rispettivamente lungo  la  riva  destra  e sinistra  del  Reno.  Intanto,  in
               un appello a Hitler, Von Vietinghoff, Comandante del Gr. A.  "C", chie-
               deva  l'autorizzazione all'adozione  di  un procedimento di  difesa  mobile,
               che conservasse alle forze germaniche la  possibilità di salvarsi oltre il  Po
               all'evenienza, invece di esserne schiacciate contro, proseguendo nella dife-
               sa  ad oltranza (tutti i ponti, o quasi, erano ormai stati distrutti dall'avia-
               zione  alleata  e l'ostacolo,  per i Tedeschi,  rappresentava  un'occasione  di
               massima esposizione all'offesa avversaria). Egli gli sottolineò che la delica-
               ta situazione, che faceva  temere l'impossibilità di un tempestivo ripiega-
               mento  a  Nord del  Po  dell'Armata  Liguria  e  della  14a  A.  era  dovuto  al
               solo  attacco mosso  dall'Sa  A.,  mentre la  sa  A.  era stata  fino  a  quel mo-
               mento inoperosa. L'appello ottenne una risposta seccamente negativa, ri-
               badendo l'esigenza  di  difendere  con  la  massima  risolutezza  ogni  palmo
               di  terreno.
                    Il  successivo  lS  aprile sul fronte  del  IV  C.A.  US l'aviazione alleata
               sganciò  lSOO  t di bombe ed altre SOO  vennero sganciate su altri obiettivi
               lungo  le  vie  di  comunicazione:  fu  un  primato  per questa  campagna.  In
               giornata il IV C.A. US, nella sua progressione, giunse all'altezza del II che
               entrò in azione alle  22.30.  Nella medesima giornata il  II C.A.  Pol.  ed il
               XIII C.A.  Br. procedendo verso ovest, espugnarono la linea Paula sul Sil-
               laro,  sostenuti  da  numerosi  bombardamenti aerei  d'artiglieria.
                    Nella giornata del  16 la  7Sa  D.  Br.  conquistò il villaggio di Bastia
               e, affiancata sulla destra dalla S6a D., proseguì verso la stretta di Argenta,
               materializzata dalla Fossa Marina. In serata la 7Sa D. aveva acquisito una
               testa  di  ponte oltre la  Fossa.
                    Malgrado gli sforzi della  10a  A.  Germanica per irrigidirsi sulla Fos-
               sa Marina, nel pomeriggio del  17 la  B.  cor.  della  7Sa  D.Br. cominciò ad









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