Page 59 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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52 PIER LUIGI BERTINARIA
eludere ai Tedeschi il rientro in Germania ai fini di un ipotetico impiego
nell'Alpenfesrun, aveva la funzione di prevenire gli Iugoslavi nella Vene-
zia Giulia e dissuadere chicchesia da eventuali prese di potere non ortodosse.
Sarà sufficiente ricordare per concludere, che il 2 maggio vide gli Al-
leati, alle due ali, a Torino ed a Trieste, mentre l'occupazione veniva con-
clusa al Brennero solo il giorno 6.
6. La resa delle forze tedesche e repubblicane di alcune considerazioni
conclusive sulla battaglia
a. Premessa
Delineata così la battaglia per la pianura padana, prima di trarre al-
cune considerazioni conclusive di carattere militare sulla battaglia, è op-
portuno accennare ai negoziati di resa delle forze tedesche in Italia che
accompagnarono la battaglia stessa.
b. La resa delle Forze Tedesche e Repubblicane
Negoziati dietro le quinte per una resa tedesca cominciarono a pren-
dere corpo dopo lo sbarco degli alleati in Normandia e si svilupparono
lungo due canali paralleli:
il primo, più generico, attraverso la Curia di Milano, che vedeva co-
me interlocutori principali don Bicchierai (rappresentante della curia)
ed il Col. Dollmann, aiutante del Gen. Wolff e già addetto di polizia
delle SS presso l'ambasciata Tedesca di Roma;
il secondo, più diretto, tra il Gen. Wolff, il capo delle SS in Italia, ed
Allen W . Dulles, Capo dell'O.S.S. (Office of Strategie Services) ameri-
cano in Svizzera.
Il primo canale, a carattere immediato ma più limitato, era seguito
dal rappresentante del Cardinale Schuster, che voleva semplicemente rag-
giungere lo scopo di salvaguardare la popolazione dell'Italia settentriona-
le mentre era evidente che i tedeschi avevano interesse a mantenere in vita
questi contatti principalmente per tenere a bada il CLN ed i partigiani
dell'Italia del nord e a giungere ad un contatto col Vaticano allo scopo
di intavolare trattative col Comando alleato.
Il 9 febbraio 1945 il Cardinale incaricò don Bicchierai di trattare
con le autorità tedesche ed il 22 successivo il Gen. Wolff accettava le pro-
poste e trasmetteva a don Bicchierai la procura rilasciata al Col. Rauff,
Comandante della polizia di sicurezza di Milano.
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