Page 59 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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               eludere ai Tedeschi il rientro in Germania ai fini  di un ipotetico impiego
               nell'Alpenfesrun, aveva la funzione di prevenire gli  Iugoslavi  nella Vene-
               zia Giulia e dissuadere chicchesia da eventuali prese di potere non ortodosse.
                   Sarà sufficiente ricordare per concludere, che il 2 maggio vide gli Al-
               leati, alle due ali, a Torino ed a Trieste, mentre l'occupazione veniva con-
               clusa  al  Brennero  solo  il  giorno  6.


               6.  La resa delle forze tedesche e repubblicane di alcune considerazioni
                  conclusive sulla  battaglia
               a.  Premessa
                    Delineata così la battaglia per la pianura padana, prima di trarre al-
               cune considerazioni conclusive di carattere militare sulla battaglia, è op-
               portuno  accennare  ai  negoziati  di  resa  delle  forze  tedesche  in Italia  che
               accompagnarono  la  battaglia  stessa.
               b.  La  resa  delle  Forze  Tedesche  e Repubblicane

                    Negoziati dietro le quinte per una resa tedesca cominciarono a pren-
               dere  corpo dopo lo  sbarco degli  alleati  in  Normandia e  si  svilupparono
               lungo  due  canali  paralleli:
                  il primo, più generico, attraverso la  Curia di  Milano, che vedeva co-
                  me interlocutori principali don Bicchierai (rappresentante della curia)
                  ed il Col.  Dollmann, aiutante del Gen. Wolff e già addetto di polizia
                  delle  SS  presso  l'ambasciata  Tedesca  di  Roma;
                  il secondo, più diretto, tra il Gen. Wolff, il capo delle SS  in Italia, ed
                  Allen W . Dulles, Capo dell'O.S.S. (Office of Strategie Services) ameri-
                  cano  in  Svizzera.
                    Il  primo canale,  a carattere immediato ma più limitato,  era seguito
               dal rappresentante del Cardinale Schuster, che voleva semplicemente rag-
               giungere lo scopo di salvaguardare la  popolazione dell'Italia settentriona-
               le mentre era evidente che i tedeschi avevano interesse a mantenere in vita
               questi  contatti  principalmente  per tenere a  bada  il  CLN ed  i  partigiani
               dell'Italia  del  nord  e  a  giungere  ad un  contatto  col  Vaticano  allo  scopo
               di  intavolare  trattative  col  Comando  alleato.
                    Il  9  febbraio  1945  il  Cardinale  incaricò  don  Bicchierai  di  trattare
               con le autorità tedesche ed il 22 successivo il Gen. Wolff accettava le pro-
               poste e trasmetteva  a  don Bicchierai la  procura  rilasciata  al  Col.  Rauff,
               Comandante  della  polizia  di  sicurezza  di  Milano.









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