Page 58 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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L'ULTIMA  FASE  DELLA  GUERRA  IN  ITALIA                           51

              il  Po,  ponendo sotto il suo  comando  la  6a  D.  cor.  Br.  Contemporanea-
              mente il V  C.A. Br.,  persa  la  6a  D.  cor.,  riportò  in linea  rsa D.  IN in
              giornata:
                  il  gr.  cb t.  Cremona giunse  a  Portomaggiore;
              -   la  10a  D.  mon.  US  raggiunse  il  Po  ad  Ostiglia.
                   Il successivo giorno  23  la  6a  D.  cor.  dell'Sa  A.  Br.  e la  6a  D.  cor.
              SA.  della  sa  A. US si  incontrarono a Finale Emilia, sul Panaro, pregiudi-
               cando le possibilità di scampo delle forze germaniche che ancora si trova-
               vano sul Reno. L'Sa  D.  IN, passando ad occidente di Ferrara, raggiunse
               il  Po  nelle  ultime ore della  giornata,  che  vide  anche il  gr.  cbt.  Cremona
              ad Ariano Polesine. Di conseguenza il LXXVI  C.A.  cor.  tedesco venne a
              trovarsi  stretto  tra  il  Po  a  Nord ed  il  mare  ad  Est.
                   Il giorno 24 ebbe inizio l'attraversamento del Fiume Po da parte del
               V e XIII  C.A.  Br.,  con le  Divisioni  6a  cor.,  2a  NZ e  56a  Br.  Il  reparto
               speciale Po dell'Sa  A. Br.  (genio  pontieri) fu  diviso tra i due citati C.A.,
               non essendo stato possibile impiegare, per disciplinare l'attraversamento,
               il Comando del X  C.A.  Br.  il  cui  Comandante si  era appena ammalato.
               Nella serata il Comandante del LXXVI C.A. cor. GE, Gen. von Schwerin,
               resosi  conto  della  drammaticità della  situazione (il  C.A.  era sempre più
               schiacciato tra il Po ed il  mare dall'Sa  A.),  decise di far  attraversare il Po
               alle  proprie truppe dopo aver  abbandonato tutto l'equipaggiamento pe-
               sante,  irrecuperabile a causa della  quasi assoluta indisponibilità di ponti
               agibili.  Egli  stesso  si  arrese il  mattino seguente al V  C.A.  Br.  Sempre in
              giornata  unità  del  IV  C.A.  US  entravano  in  La  Spezia.

                   Avendo la chiara percezione del precipitare della situazione per i Te-
               deschi,  il  Comitato di Liberazione Nazionale ordinò l'insurrezione gene-
               rale per la mattina del 25  aprile in tutta quella parte dell'Italia Settentrionale
               ancora  occupata  dalle  forze  Germaniche. Sfruttando l'ormai  accentuato
               sbandamento della compagine della Repubblica Sociale Italiana e delle forze
               militari  che  la  sostenevano,  in  poche  ore  i  partigiani  si  impadronirono
               dei centri urbani, rendendo aleatoria per i Germanici la possibilità di muo-
               vere  per  completare  la  ritirata.
                   Di conseguenza gli  avvenimenti successivi,  fino  alla  resa  del GL  A.
               "C", che diverrà effettiva alle  lS.OO  del  2 maggio  '45, mentre vedevano
               affievolire il loro significato militare,  furono  più intensamente intrisi  di
               contenuto politico, in quanto, in parallelo al procedere delle trattative, si
               sviluppò la  corsa  affannosa degli  Alleati  per l'occupazione del  territorio
               italiano che, incontrando un contrasto sempre meno energico, oltre a pre-








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