Page 72 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
P. 72

L'ULTIMA  FASE DELLA  GUERRA  IN  ITALIA                           65

                    A proposito di tale concezione della difesa, secondo quanto riferisce
               il  generale  von  Senger  und  Etterlin,  comandante  del  fronte  Garigliano-
               Rapido, non vi  è dubbio che in terreni di alta montagna la linea di  resi-
               stenza più economica sia naturalmente costituita dalla posizione di cresta,
               la  quale  offre  al  difensore  tutto  ciò  di  cui  questi  ha  bisogno:  copertura
               contro la vista e il tiro; possibilità di collegamenti laterali e di rapide orga-
               nizzazioni difensive ricavate nella  roccia.  Vantaggi che il  combattente in
               pianura può  ottenere solo  con  faticosi  lavori  in  terra.
                    Altro  elemento  di  attenzione  fu  il  valore  impeditivo  rappresentato
               dai  corsi  d'acqua.
                    Anche i fiumi di modestissima entità hanno opposto gravi difficoltà
               nella  fase  di superamento, soprattutto grazie alle buone possibilità di os-
               servazione e di tiro di cui disponevano i difensori, unicamente ad una ac-
               curata rete di apprestamenti c/c e campi minati impiegati come perni di
               manovra per contrattacchi condotti da piccole aliquote motocorazzate. In
               particolare,  il gittamento di  ponti da  parte alleata,  indispensabile per  il
               passaggio dei materiali e dei mezzi  pesanti, si  rese possibile solo quando
               si  delineava  il  crollo  di  tutta  l'organizzazione  difensiva.
                    L'inferiorità di forze tedesca fu spesso sapientemente occultata ed ov-
               viata attraverso il  ricorso al mascheramento, agli ostacoli di ogni tipo ed
               a un fuoco bene osservato e tempestivo consentito da efficienti collegamenti.
                    Rilevante la  capacità tedesca  di  soddisfare con mille  ripieghi  e con
               molta flessibilità alle esigenze logistiche nonostante le pesanti offensive ae-
               ree alleate, che, come in altre occasioni storiche, si  rivelarono incapaci di
               portare ad un totale  arresto  dei  movimenti  ed all'isolamento del  campo
               di battaglia le pesanti e continue offensive aeree alleate poterono svolgersi
               normalmente indisturbate dall'aviazione  tedesca  e  mancarono quasi  del
               tutto le incursioni aeree sulle retrovie alleate: si consideri che, tra il  1943
               ed il  1945, vi fu  una sola incursione aerea tedesca di notevoli proporzio-
               ni,  quella  del  2  dicembre  1943  sul  porto  di  Bari.
                    Una sola grande incursione aerea  in una ventina di mesi,  contro le
               centinaia di grandi incursioni aeree alleate sulle retrovie tedesche in Italia.
                    La  scarsezza  di  benzina  e  nafta era  di grave ostacolo  ai  movimenti
               delle  forze  terrestri tedesche,  ma soprattutto era  paralizzante  per l' avia-
               zione  tedesca.
                    Ciò era dovuto alla povertà della produzione petrolifera della Roma-
               nia,  da cui  in gran parte dipendeva la  Germania,  come pure all'insuffi-








   III-VOLUME-SESTO-anno.indd   65                                                      22/03/16   09:32
   67   68   69   70   71   72   73   74   75   76   77