Page 80 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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                   In questo tipo di  operazioni combinate mare-terra  si  segnalarono  i
               cosiddetti Nuotatori Paracadutisti (N.P.),  riuniti in uno speciale reparto
               del Reggimento "San Marco", a sua volta operante nel Corpo Italiano di
               Liberazione nell'ambito dell'Sa Armata britannica, come preciseremo più
               oltre. Questo reparto, specializzato in azioni di sorpresa e di infiltrazione
               dietro le linee nemiche, dette una così convincente prova di capacità e di
               valore da indurre gli americani a volerne inquadrare una parte (circa cin-
               quanta uomini) nel loro famoso O.S.S., ponendoli al comando del ten. vasc.
               Kelly  della  U.S.  Navy.m

                   Nei  primi quattro mesi  del  1945  gli  N.P.  portarono a  termine  19
               missioni aventi come scopo il sabotaggio, la ricerca di informazioni, il ri-
               fornimento di armi alle forze partigiane, l'apertura di passaggi nei campi
               minati e l'attiva partecipazione ad azioni offensive di vasta portata. I punti
               di  sbarco  furono  tutti  nelle Valli  di  Comacchio  e nel  delta  del  Po,  dove
               non c'erano impedimenti dovuti allo stato del mare. I mezzi navali impie-
               gati  in  queste missioni,  oltre ad alcune barche a motore civili,  furono  le
               motosiluranti 55 e 65, il Mas 514 e la motosilurante americana Rebel, mentre
               i nomi dei coraggiosi operatori, alle dipendenze del tenente Ambrosi, sono
                                                                                  8
               doverosamente ricordati nelle pagine della storia ufficiale della Marina.< >
                   L'impresa più significativa del reparto N.P.  nel  1945 fu  il suo con-
               tributo alla liberazione di Venezia, che venne richiesto esplicitamente dal
               Quartier Generale dell'Sa Armata britannica nell'aprile 1945. L'operazione,
               condotta in collegamento con i commandos britannici del maggiore Cana-
               ry,  ebbe all'inizio  i seguenti  obiettivi:  occupazione dell'isola  di Donzella
               alle foci  del Po di Tolle e locale installazione di un campo trincerato, riu-
               nione  nel  predetto  campo dei  partigiani  della  zona,  che  sarebbero  stati
               diretti,  armati  ed  addestrati  dagli  N.P.,  e ulteriore avanzata  su  bersagli
               più  settentrionali  a  seconda  dello  sviluppo  della  situazione.
                   I movimenti iniziarono il 22 aprile e determinarono ben presto una
               vera e propria offensiva itala-britannica verso la laguna. Pertanto alle OS.OO
               del  2S, gli  uomini del tenente Ambrosi,  dopo aver preso contatto con le
               locali  unità  partigiane  e  aver  liberato  le  foci  del  Po  dalle  mine  e  dagli



               (7)  Cfr. tra l'altro le testimonianze di A.  Ambrosie A. Garrone, già membri dei reparti
                  N.P.,  prodotte  durante  il  ricordato  Convegno  di  studi  sulla  "Marina  nella  guerra
                  di  liberazione e  nella  Resistenza"  tenutosi  a  Venezia  il  28-29  aprile  1995.
               (8)  Ufficio Storico della Marina Militare: La Marina italiana nella seconda guerra mondiale,
                  vol.  XV  cit.,  p.  381.








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