Page 81 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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LE  OPERAZIONI  DELLA  MARINA  MILITARE                            73

               sbarramenti nemici, entrarono a Chioggia ricevendo la  resa del comando
               germanico.  Quindi il giorno seguente ventotto  N.P.  sostennero  a  Punta
               Sabbioni la decisiva offensiva dei commandos britannici, che a sera otten-
               nero  la  capitolazione  del  presidio  nemico  di  Venezia.
                   Al termine delle operazioni il reparto dei nuotatori-paracadutisti del
               "San Marco" ricevette un caloroso e sincero elogio da parte del colonnello
               americano  Gavin,  comandante  del  2677°  rgt.  frt.,  di  cui  faceva  parte
               l'O.S.S., col quale alcuni nostri incursori avevano collaborato per 16 mesi.


                                               * * *

                   Mentre si  svolgevano le  suddette azioni  insidiose  del  reparto  N.P.,
               il grosso del Reggimento "San Marco" operava sul fronte della Romagna
               inquadrato in tre battaglioni:  il  "Bafile", il  "Grado" e il  "Caorle".  Esso
               era reduce dai successi del 1944 a Cassino, Chieti, lesi, Ostra Vetere, Ca-
               gli,  Acqualagna e Urbino e  all'inizio  del  1945  era stato  ricompletato  di
               effettivi e inserito nel Gruppo di combattimento "Folgore", raggiungen-
               do la consistenza numerica di 3400 uomini.  Di tale forza  purtroppo ben
               il  14%, cioè 4 79 militari, risultò uccisa in combattimento al termine del-
               le  ostilità. <9>
                   Inserito nel Corpo Italiano di Liberazione e più precisamente, come
               detto, nel Gruppo di combattimento "Folgore", il tutto inquadrato nell'Sa
               Armata  britannica  dalla  quale  aveva  ricevuto  anche l'equipaggiamento,
               il  "San Marco"  prese parte tra la  fine  di  febbraio  e il  27  aprile  1945  ai
               combattimenti di  Monte  Castello,  Pieve  di  Sant'Andrea,  Monte  del  Re,
               Monte  Bello,  Monte  Catone  e  Dozza.
                   Un particolare curioso accompagnò le azioni del "San Marco". Poi-
               ché la bandiera del Reggimento si trovava nascosta in territorio occupato,
               il  reparto andò al fronte  con lo  stendardo del sommergibile Toti,  mentre
               la  bandiera ufficiale,  salvata  in  circostanze avventurose,  fu  riconsegnata
                                                        10
               al  Reggimento  subito  dopo  la  liberazione.< >


                (9)  M.  Buracchia:  "Le operazioni dei nuotatori-paracadutisti e la  liberazione di Vene-
                   zia'', relazione presentata al Convegno di studi sulla Marina nella guerra di liberazio-
                   ne  e nella  Resistenza,  Venezia,  28-29  aprile  1995.
               (10)  Stato  Maggiore  della  Marina:  50° anniversario:  la  Marina  nella guerra  di  liberazione
                   e  nella  resistenza,  a  cura  dell'Ufficio  Documentazione  ed  Attività  Promozionali,
                   Roma,  1995,  p.  13.








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