Page 22 - Fiori della Pietraia - Invenzioni e Sviluppo delle tecnologie durante la Grande Guerra
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riacee, e i suggerimenti si colsero proprio nella circostante Al riguardo potrebbe quasi individuarsi una sorta di
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natura, dai denti dei grossi carnivori al carapace delle testug- procedura schematica che, partendo dalla osservazione
gini. Il processo, apparentemente scontato e rapido, in real- di un fenomeno naturale, ne indaga il manifestarsi, fino a
tà fu estremamente complesso e duraturo, poiché anche: “il comprenderne la dinamica, la scoperta teorica, quindi ne
più semplice strumento, fatto con un ramo spezzato o una elabora e sperimenta le diverse applicazioni, le invenzioni
pietra scheggiata, è il frutto di una lunga esperienza, di pro- pratiche. Solo raramente queste sembrano ostentare una
ve e d’errori, d’impressioni osservate, ricordate e confronta- genesi accidentale e autonoma, scaturita da un puro lam-
te. L’abilità per farlo è stata acquistata mediante osservazio- po di genio, esito peraltro più frequente nell’età contem-
ne, ricordo ed esperimento. Può sembrare un’ esagerazione, poranea. Le invenzioni, poi, quale che ne fosse la modalità
ma è tuttavia vero che ogni strumento è un concretizzarsi di d’origine, col loro continuo moltiplicarsi e costante diver-
scienza. Perché è un’applicazione pratica di esperienze ricor- sificarsi formarono l’archivio culturale della tecnologia,
date, confrontate e raccolte, dello stesso genere di quelle che presupposto di base per la sua evoluzione. Pertanto: “ogni
sono sistemate e riassunte nelle formule, descrizioni e regole scoperta e invenzione, ogni osservazione ed esperimento
scientifiche.” 9 aggiungeva qualcosa al complesso del sapere. Un dato o
una tecnica possono rimanere inutilizzati per anni e sem-
brare dimenticati, ma il loro ricordo rimane e fa parte del-
8 Sulla vicenda evolutiva della fortificazione cfr. f. russo, Ingegno e la sempre crescente eredità sociale.” Sempre più spesso,
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paura. Trenta secoli di fortificazioni in Italia, Roma 2005, vol. primo,
pp. 5-65
9 Da v. g. Childe, Il progresso nel mondo antico, Torino 1975, p. 5. 10 Da r. J. forbes, L’uomo fa…,cit. p. 15
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