Page 92 - Fiori della Pietraia - Invenzioni e Sviluppo delle tecnologie durante la Grande Guerra
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tacolo aperto poteva ospitare un unico pilota ed era collocato
                                                                       subito dietro il grosso propulsore, posto a prua della fusolie-
                                                                       ra. Dal punto di vista alare si trattava di un biplano-sesqui-
                                                                       plana, con l’ala superiore molto più grande dell’inferiore alla
                                                                       quale era collegata da robusti montanti; quanto agli impen-
                                                                       naggi, in coda alla fusoliera, ostentavano una configurazione
                                                                       cruciforme simile a quello delle frecce, preceduto al di sotto
                                                                       della fusoliera stessa da un unico grande piano di coda, con
                                                                       funzione di equilibratore. Il bordo di attacco delle ali coinci-
                                                                       deva con l’estremità posteriore della grande protezione tron-
                                                                       co-conica del propulsore, e il tutto era sostenuto da un car-
                                                                       rello realizzato con due piccole ruote congiunte a un pattino
                                                                       centrale destinato ad impedire il ribaltamento durante l’at-
                                                                       terraggio, mentre il ruotino di coda era sostituito da un se-
                                                                       condo pattino. Il propulsore, che alcuni decenni dopo verrà
                                                                       definito motoreattore per distinguerlo dai reattori propria-
               suo stesso asse, collocata dietro la camera di combustione   mente detti, includeva, come accennato, un motore a 4 cilin-
               e posta in rotazione da una frazione dei gas di scarico. Co-  dri in linea accoppiato a un compressore centrifugo, ambe-
               anda presentò quel suo aeroplano ribattezzato Coanda 1910,   due alloggiati nel tronco di cono prodiero, la cui prestazione
               alla comunità scientifica in occasione del Secondo Salone In-  si aggirava sui 4000 giri.
               ternazionale dell’Aeronautica di Parigi nell’ottobre del 1910.
                 L’aereo, che solo a prima vista sembrava simile ai coevi,   In alto: Una rarissima foto dell’aereo di Henri Coanda in fase avan-
               presentava alquante soluzioni avanzate: la sua fusoliera era   zata di costruzione
               completamente chiusa costruita con fogli di compensato, as-  In basso: Elementi meccanici del motore di Henri Coanda
               semblati secondo una sezione triangolare arrotondata. L’abi-  Alla pagina a sinistra: Ricostruzione dell’aereo a reazione di Coanda






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