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NOTA STORICO ISTITUZIONALE:
L’Archivio della commissione per l’interrogatorio
per gli Ufficiali del R. E.
I militari reduci dalla prigionia alleata nella 2 Guerra Mondiale, furono
a
esaminati da apposite Commissioni o Sottocommissioni in merito alle cir-
costanze nelle quali avvenne la loro cattura ed in merito al comportamento
tenuto, sia sotto l’aspetto militare sia quello politico, durante la prigionia.
Per gli interrogatori agli ufficiali di ogni grado e categoria (ad eccezione
degli ufficiali generali, che furono esaminati da apposite commissioni costitu-
ite, di volta in volta, dal Ministero), ed ai sottufficiali in carriera continuativa,
l’organo principale preposto fu la “Commissione per l’interrogatorio degli
ufficiali reduci da prigionia di guerra” presieduta da un ufficiale generale di
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Corpo d’Armata o incaricato di Corpo d’Armata, con sede in un primo tempo
a Maglie, poi dal 1° settembre 1944 a Lecce nei locali del palazzo dell’ex
federazione dei fasci e già sede del Ministero della Guerra, alle dipendenze
dirette di quest’ultimo Dicastero. Questa Commissione ebbe anche anche la
sopraintendenza tecnica sul funzionamento di nove Sottocommissioni, varia-
mente dislocate sul territorio nazionale, che, con compiti più limitati, svolsero
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funzioni analoghe a quelle della Commissione di Lecce . Tale Commissione
o sottocommissioni, così come disposto dalla citata circolare costitutiva, ave-
vano il compito di verificare che il militare interrogato non si fosse astenuto
volontariamente dal rientro in Patria, non avesse disertato o si fosse sbandato
cercando ospitalità presso la famiglia o amici anziché tentare di riunirsi ad
un reparto militare, fosse caduto prigioniero contro la sua volonta ed infine
che il suo comportamento fosse stato “cristallino” anche durante il periodo di
prigionia sofferto; questi accertamenti avvenivano attraverso gli interrogatori
che portavano alla stesura dei verbali i quali contenevano un giudizio fina-
le che poteva concludersi positivamente valutando il contegno conforme alle
leggi dell’onore militare, a volte accompagnato anche da lodi o da proposte di
marzo 1 aprile 1995 – U. CappUzzo, Le condizioni dei prigionieri di guerra nei vari fronti,
ANRP Caserta, 1995, pp. 85 – 106.
23 Circolare Ministero della Guerra – Gabinetto del Ministro - Uff. Leggi e Decreti, prot. n°
127/L. D. del 1° gennaio 1944, A.U.S.S.M.E. Fondo N-1-11 b 4235.
24 Il C.do Supremo, dato il notevole afflusso in Sicilia di sbandati e di militari reduci da prigionia
ex appartenenti alla VI Armata italiana, propose la creazione di una specifica Commissione,
approvata poi dal Ministro della Guerra Taddeo Orlando, per l’interrogatorio degli ufficiali fi-
no al grado di tenente colonnello (colonnelli e generali dovevano essere avviati alla Commis-
sione “principale” in Maglie), la quale si doveva attenenere alle disposizioni già emanate il 1°
gennaio 1944 in materia. A.U.S.S.M.E., Fondo I-3 b. 164, fasc.2.