Page 24 - I 100 anni dell'elmetto italiano 1915-2015 - Storia del copricapo nazionale da combattimento
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                              Militari italiano con visiera d’assalto Dunand  e paraorecchie Lippmann



                  Di fronte a questa sommatoria di caratteristiche, l’adozione da parte della quasi totalità degli
               eserciti belligeranti dell’Intesa, oltre alla sperimentazione di sue innumerevoli varianti belliche
               o post belliche nei cinque continenti, certificò per l’Adrian una validità indiscutibile nel panora-
               ma dell’epoca. Del modello 15 ne vennero prodotti complessivamente 20 milioni di esemplari.
               Per tutti questi motivi esso divenne nell’immaginario collettivo il simbolo per antonomasia
               della Grande Guerra. Fu raffigurato – tra l’altro – in medaglie ufficiali o reducistiche, in monu-
               menti e sacrari, in rappresentazioni artistiche e propagandistiche, dove le figure del combattente
               e del cittadino si fondevano insieme in una palingenesi patriottica.
















                                                                                      Nella pagina successiva:
                                                         il comandante del reggimento Marina, capitano di fregata
                                                                              Giuseppe Sirianni (giugno 1918).
                                                      Sull’elmetto porta il fregio frontale di Forza Armata e i gradi
                                                                                    all’alpina sul lato sinistro
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