Page 19 - I 100 anni dell'elmetto italiano 1915-2015 - Storia del copricapo nazionale da combattimento
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LE ORIGINI 19
Militari francesi equipaggiati con le cervelliere Casque Batterie de Vincennes
La nascita dell’Adrian
Nonostante la propaganda e il mai sufficiente buonsenso, tutto ciò non poteva certo bastare.
L’inadeguata risposta, che i primi accomodamenti offrirono in termini percentuali, comportò
lo studio di un vero e proprio elmo, pratico e poco costoso. Doveva essere prodotto secondo
un’economia industriale di scala, ma allo stesso tempo garantendo una sufficiente robustezza
e maneggevolezza. Alla pianificazione parteciparono anche alcuni artisti, non volendo dimen-
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ticare pure un sufficiente valore estetico e marziale alla protezione. In questi frangenti si
tentò di recuperare gli studi pregressi del prototipo cosiddetto Batterie de Vincennes: un casco
adottato due anni prima in via sperimentale dall’omologo reggimento d’artiglieria, dal sapore
ottocentesco, aggraziato ma inadatto al combattimento. 27
In parallelo a omologhi tentativi tedeschi, nel maggio 1915 in Francia nacque così il casque
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Adrian, che prese il nome dal colonnello intendente ideatore del progetto: Louis Auguste
26 A. Torre, Gli elmetti del Regio Esercito. Prima guerra mondiale, in «Rivista Militare», 3/2006 (maggio-giu-
gno), p. 126.
27 E. Bossi-Nogueira, Storia dell’elmetto italiano, op. cit., p. 23.
28 In realtà questo nome venne utilizzato solo a partire dal 1916. Prima di allora venne generalmente chiamato
semplicemente casque oppure bourguignotte; AA.VV., Les casques de combat du monde entier de 1915 à nos
jours, op. cit., pp. 10-11.

