Page 26 - Il Corpo di spedizione italiano in Cina 1900-1905 - Organizzazione, uniformi e distintivi
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26                                        Il Corpo dI SpedIzIone ItalIano In CIna - 1900-1905


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            Pisani” appartenente alla classe omonima   i cui equipaggi non parteciparono
            però all’attacco di Pechino a causa del ritardo accumulato durante il viaggio
            ma con i quali, terminati i combattimenti, venne costituito il “Battaglione Ma-
            rinai” il quale, posto agli ordini del generale inglese Gaselee e comandato dal
            capitano di corvetta Emilio Manusardi, risultò costituito da quattro compagnie,
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            due formate dai marinai della R.N. “Ettore Fieramosca”   comandate dal te-
            nente di vascello di Sambuy e dal sottotenente di vascello Biancheri e due dai
            marinai della R.N.”Vettor Pisani” comandate dai tenenti di vascello Colli di


            9   L’”Ettore  Fieramosca”,  varato  il  30  agosto  1888,  dislocava  3.745  tonnel-
                late  a pieno  carico,  era dotato  di due motrici  alternative a doppia espan-
                sione,  quattro  caldaie  cilindriche  e  due  eliche  per  una  potenza  di  6.252  ihp
                che consentivano una velocità massima di 16,6 nodi ed era armato con 2 pezzi singoli
                da 254/20 mm. 6 pezzi singoli Armstrong a tiro rapido da 152/33 mm., 6 pezzi singo-
                li da 57 mm., 4 pezzi singoli da 37 mm., 2 mitragliere e 3 tubi lanciasiluri da 450 mm.
                Disponeva di un equipaggio permanente effettivo di 308 uomini, e di un equipaggio di
                complemento di 1.232 unità.
                Il “Vesuvio”, varato il 16 marzo 1888, dislocava 3.950 tonnellate a pieno carico, era
                dotato dello stesso apparato motori dell’”Ettore Fieramosca” che consentivano una ve-
                locità massima di 16,6 nodi ed era armato con 2 pezzi singoli da 255/20, 6 pezzi sin-
                goli Armstrong a tiro rapido da 152/ 32, 5 pezzi singoli a tiro rapido Hotchkiss Mk I
                da 57 mm., 4 pezzi singoli da 37 mm., 1 pezzo a revolver da 37 mm., 2 mitragliere e 2
                tubi lanciasiluri da 355 mm. Disponeva di un equipaggio permanente effettivo di 308
                uomini, e di un equipaggio di complemento di 1.232 unità.
                Lo “Stromboli”, varato il 4 febbraio 1886 nell’Arsenale di Venezia e completato il 21
                marzo 1888, dislocava 3.950 tonnellate a pieno carico, era dotato dello stesso apparato
                motori dell’”Ettore Fieramosca” e del “Vesuvio” che consentivano una velocità mas-
                sima di 16,6 nodi ed era armato con 2 pezzi singoli da 255/20, 6 pezzi singoli Arm-
                strong a tiro rapido da 152/32, 6 pezzi singoli a tiro rapido Hotchkiss Mk I da 57 mm.
                8 pezzi singoli da 37 mm., 2 mitragliere MG e 3 tubi lanciasiluri da 355 mm. Dispone-
                va anch’esso di un equipaggio permanente effettivo di 308 uomini, e di un equipaggio
                di complemento di 1.232 unità.
                Il “Vettor Pisani” varato il 14 agosto 1895 dai cantieri di Castellamare di Stabia e
                completato il 1° aprile 1899, dislocava 7.128 tonnellate a pieno carico, era dotato di
                due motrici verticali alternative a triplice espansione, otto caldaie cilindriche e due eli-
                che per una potenza di 13.259 ihp che consentivano una velocità massima di 18,6 nodi
                ed era armato con 12 pezzi da 152/40, 4 pezzi da 120/40, 14 pezzi da 57 mm./40, 8
                pezzi singoli da 37 mm./20 , 2 mitragliere MG, 2 pezzi da sbarco da 75 mm. e 5 tubi
                lanciasiluri da 405. Disponeva di un equipaggio permanente effettivo di 486 unità.
            10  Le due compagnie sbarcarono a Taku il 14 agosto 1900, il 15 raggiunsero Tientsin da
                dove partirono il 18 per arrivare a Pechino il giorno 27 in tempo per partecipare alla
                parata che si sarebbe svolta il giorno successivo sulla piazza Tien-an-men in occasio-
                ne dell’apertura delle porte della Città proibita; le due compagnie del “Vettor Pisani”,
                sbarcate il 22 agosto, non riuscirono a raggiungere Pechino che il 1° settembre.
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