Page 22 - Il Corpo di spedizione italiano in Cina 1900-1905 - Organizzazione, uniformi e distintivi
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22                                        Il Corpo dI SpedIzIone ItalIano In CIna - 1900-1905


            alla “razione alimentare del militare della Regia Marina sbarcato a terra dalle
            navi per operazioni di guerra” che comprendeva 500 grammi di biscotto, 300
            grammi di pasta, 200 grammi di carne in conserva, 20 grammi di brodo in con-
            serva, 10 grammi di strutto di maiale salato, 6 grammi di sale, 30 grammi di
            formaggio e mezzo litro di vino e che doveva essere divisa in due pasti uguali
            “distribuendo al pasto del pomeriggio Kg. 0,100 di galletta ed il formaggio”
            da consumare “il giorno seguente alla sveglia”.
               I viveri dovevano essere “convenientemente impaccati” per giornate di ri-
            fornimento oppure per gruppi di razioni: i colli così ottenuti venivano “unifor-
            memente distinti con segni di riconoscimento in modo da ottenere che le opera-
            zioni di affardellamento e di distribuzione siano le più semplici possibili”.
               Il peso medio di ciascuna razione da trasportare non doveva superare il chilo
            e 900 grammi compresi i recipienti ovvero 400 grammi per tre giornate di vi-
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            veri per reparto di fanteria   e 342 grammi per tre giornate di viveri per reparto
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            di artiglieria.
               Le razioni destinate agli ufficiali comandanti di reparto, ai graduati addetti
            ai Comandi, agli ufficiali medici, ecc. venivano provviste dalle navi sulle quali
            costoro erano imbarcati a mezzo di “piccole spedizioni speciali”.
               Ogni reparto infine avrebbe dovuto avere in dotazione per il servizio rancio
            e cucina il materiale seguente, il cui peso totale non doveva superare i 50 chi-
            logrammi per reparto:
            -   due calderini, ognuno dei quali di dimensioni adatte a cucinare 30 razioni;
            -   due treppiedi a capria, di “conveniente altezza per appendervi i calderini, di
               costruzione leggiera e facilmente smontabili”;
            -   due treppiedi per appoggiarvi la legna;
            -   due pentole o caldaie di rame di tipo leggerissimo e dimensioni convenienti,
               capaci ognuna di circa 30 razioni;
            -   quattro bidoni;
            -   quattro gavette modello grande.
               Il trasporto dei rifornimenti veniva effettuato mediante carretti di tipo “leg-
            gero,  facilmente smontabile,  poco  ingombrante”, in grado di trasportare  un
            massimo di 260 chilogrammi di carico in modo da poter essere “ agevolmente
            maneggiato” da quattro marinai grazie a tracolle di cuoio, due delle quali appli-
            cate ai mozzi delle ruote e due in testa al carro oppure provvisto di due stanghe
            in modo da poter essere trainato da un animale.
               Ciascun reparto di fanteria doveva avere in dotazione tre carretti, ridotti a
            due per un reparto di artiglieria mentre ciascuna nave da battaglia doveva avere



            2   Un ufficiale, quattro sottufficiali e 65 uomini.
            3   Tre sottufficiali e 53 uomini.
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