Page 203 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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L’ordinamento e iL funzionamento deL regio esercito                203


               per la Sardegna e del Servizio studi ed esperienze; la modifica della denomina-
               zione dei reparti Telegrafisti e Radiotelegrafisti in quella di reparti Trasmissioni.
               Ad esempio, all’inizio del citato decennio l’ordinamento dell’Arma del Genio
               comprendeva 11 comandi del Genio di corpo d’armata, ciascuno dei quali con
               un dipendente ufficio fortificazioni; i comandi del Genio della Sicilia e della Sar-
               degna, che inquadravano anche gli uffici fortificazioni; 12 reggimenti del Genio;
               2 reggimenti Radiotelegrafisti; il Reggimento pontieri-lagunari; il Reggimento
               ferrovieri; il Gruppo aerostieri; il Servizio degli specialisti del Genio, costitui-
               to dalla Direzione superiore del servizio degli specialisti del Genio, dall’Istituto
               militare di radiotelegrafia ed elettrotecnica, dall’Officina radiotelegrafica ed elet-
               trotecnica, dall’Officina di costruzioni del Genio militare e da centri di studi del
               Genio il cui numero variava a seconda delle esigenze del servizio.
                  I comandi del Genio erano uno per ogni comando di corpo d’armata territo-
               riale di cui facevano parte integrante; i comandanti avevano il grado di generale
               di brigata, gli stessi doveri stabiliti per i comandanti di brigata di Fanteria (oltre
               a quelli speciali riflettenti il servizio territoriale), il comando di tutte le truppe del
               Genio organicamente assegnate al corpo d’armata e il ruolo di consulenti tecnici
               del rispettivo comando di corpo d’armata.
                  I reggimenti del Genio erano assegnati in ragione di uno per corpo d’armata e
               uno per il Comando militare della Sardegna ed erano costituiti dal comando; dal
               battaglione Zappatori-minatori, composto, a sua volta, dal comando e da 3 o 4
               compagnie Zappatori-minatori, ciascuna delle quali suddivisa in plotoni; dal bat-
               taglione Telegrafisti, costituito su 2 o 3 compagnie; dal deposito reggimentale, da
               cui dipendeva anche il personale colombofilo impiegato per la costituzione delle
               colombaie dislocate sul territorio nazionale e formato dagli uffici comando e com-
               pagnia deposito, mobilitazione e matricola, amministrazione, materiale e laborato-
               rio, vestiario ed equipaggiamento e dal reparto trasporti; dal battaglione misto per
               il Comando militare della Sardegna, costituito dal comando, dalla compagnia Zap-
               patori-minatori, dalla compagnia Telegrafisti, dal deposito e con alle dipendenze
               il personale colombofilo impiegato per la costituzione delle colombaie nell’isola.
                  Ciascuno dei reggimenti Radiotelegrafisti era formato dal comando, che prov-
               vedeva anche all’esercizio della rete radiotelegrafica metropolitana dell’Esercito,
               costituita dall’insieme delle stazioni radiotelegrafiche della Forza armata impian-
               tate sul territorio nazionale; da 5 battaglioni radiotelegrafisti, ognuno su un co-
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               mando e 2 compagnie ; dal deposito reggimentale, con la stessa articolazione


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                   Uno dei battaglioni aveva anche 2 compagnie radio speciali, le quali, anziché formate da
                  militari radiotelegrafisti e radiomotoristi, erano composte da militari radiogonometristi,
                  radiointercettatori e radiosperimentatori. Inoltre, i battaglioni distaccati comprendevano
                  anche il deposito succursale.
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