Page 286 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
P. 286
286 Il RegIo eseRcIto e I suoI aRchIvI
La Scuola centrale di educazione fisica aveva sede a Roma. I suoi scopi erano
quelli di dare all’addestramento fisico un impulso e un indirizzo più rispondenti
alle finalità della preparazione militare; di fornire, a un elevato numero di ufficiali
inferiori, le conoscenze teoriche, pratiche e scientifiche degli esercizi ginnici e
sportivi; di conferire, a un certo numero di ufficiali aventi particolari attitudini,
un ulteriore grado di cultura in materia di educazione fisica. Presso l’istituto si
svolgevano, annualmente, 3 corsi normali, della durata di 3 mesi ciascuno, e un
corso per allievi istruttori, della durata di 5 mesi. Inoltre, era presente la Sezione
magistrale di scherma cui spettava l’organizzazione di corsi triennali di abili-
tazione per la nomina a sottotenente maestro di scherma. Infine, ai corsi erano
ammessi, a domanda, i sottufficiali dell’Esercito di età inferiore ai 24 anni, con
almeno 2 anni di anzianità come sottufficiali e con i requisiti stabiliti da disposi-
zioni ministeriali.
I centri di alta cultura militare erano destinati a diffondere l’istruzione mili-
tare di grado più elevato e ad abilitare i migliori elementi al comando di unità
superiori al reggimento e all’adempimento delle funzioni di cooperatori del co-
mando. Era questo il caso della Scuola di guerra, con sede a Torino, istituita per
innalzare la cultura professionale degli ufficiali delle armi di Fanteria, Cavalleria,
Artiglieria e Genio e per abilitare gli ufficiali al servizio di Stato maggiore. Vi
potevano accedere, a domanda e dopo il superamento dell’esame di ammissione,
gli ufficiali di età compresa fra il 26° e il 36° anno di età, anche provenienti dalla
Marina e dall’Aeronautica. Il corso di studi si svolgeva in 3 anni scolastici con-
secutivi. Nell’intervallo di tempo fra l’uno e l’altro anno scolastico gli ufficiali
giudicati idonei erano mandati, per 2 mesi, a prestare servizio in un’arma diversa
dalla propria; al termine del 3° anno di corso gli allievi risultati idonei agli esami
finali erano classificati per ordine di merito e giudicati se competenti a svolgere,
se chiamati, servizio di Stato maggiore presso il Comando del Corpo di Stato
maggiore o presso i comandi territoriali.
224
I graduati di truppa erano tratti dagli elementi di leva e dai volontari in base
a precise disposizioni ministeriali, dopo aver compiuto un corso allievi caporali
presso i rispettivi reggimenti e dopo un minimo di permanenza alle armi di 3 mesi.
Negli anni Trenta del Novecento la progressione nei gradi dei sottufficiali era
la seguente: sergente e vice brigadiere dei Carabinieri reali; sergente maggiore
e brigadiere dei Carabinieri reali; maresciallo ordinario e maresciallo d’alloggio
ordinario dei Carabinieri reali; maresciallo capo e maresciallo d’alloggio capo
dei Carabinieri reali; maresciallo maggiore e maresciallo d’alloggio maggiore dei
Carabinieri reali. Inoltre, provenienti dalle promozioni per merito di guerra, vi era-
224
Caporale, carabiniere, caporale maggiore e appuntato dei Carabinieri reali.

