Page 281 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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L’ordinamento e iL funzionamento deL regio esercito 281
Negli anni Trenta del Novecento erano presenti le seguenti scuole militari: 2
collegi militari, Regia accademia di Fanteria e Cavalleria, Regia accademia di
Artiglieria e Genio, Scuola di applicazione di Fanteria, Scuola di applicazione di
Cavalleria, Scuola di applicazione di Artiglieria e Genio, Scuola di applicazio-
ne di sanità militare, Scuola centrale di Fanteria, Scuola centrale di Artiglieria,
Scuola centrale del Genio, Scuola centrale di educazione fisica, Scuola di tiro di
artiglieria, Scuola di guerra, 9 scuole allievi ufficiali di complemento, 3 scuole
allievi ufficiali e scuole reggimentali.
In relazione al differente lavoro di educazione e di istruzione cui tendevano,
tali istituti appartenevano a categorie diverse: «scuole preparatorie», «scuole di
reclutamento», «scuole di perfezionamento» e «centri di alta cultura militare».
Le scuole preparatorie erano destinate ad accogliere i giovani in un’età nella
quale l’attitudine e la vocazione militari non erano ancora chiaramente e deci-
samente manifeste, perciò il tipo di istruzione impartita in esse non rivestiva un
carattere di preparazione speciale ma era intesa a fornire una cultura generale
necessaria per gli studi successivi, in modo che i giovani non fossero definitiva-
mente vincolati alla carriera militare. Questo era il caso dei collegi militari nei
quali gli studi avvenivano secondo i programmi del liceo classico o di quello
scientifico e ai quali potevano essere ammessi giovani che rispondevano a deter-
minati requisiti di idoneità fisica e morale e che erano in possesso di determinati
titoli di studio. Le ammissioni venivano fatte esclusivamente al primo anno di
corso di liceo classico o scientifico, in conformità delle leggi generali sull’istru-
zione pubblica; gli aspiranti non dovevano aver superato, per il liceo scientifico,
il 16° anno di età e, per il liceo classico, il 17° anno di età. Gli allievi erano ordi-
nati in compagnie (per la disciplina e per le istruzioni militari) e in corsi (per gli
studi); appena compiuto il 17° anno di età contraevano l’arruolamento volontario
ordinario e quelli che, ultimati i corsi non fossero entrati in una scuola di recluta-
mento ufficiali, erano obbligati a compiere un anno di servizio presso i corpi .
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Alla formazione dei quadri provvedevano le scuole di reclutamento che ave-
vano il fine di dare ai giovani che le frequentavano le cognizioni necessarie per
il disimpegno delle attribuzioni inerenti al grado e all’incarico assegnati. In tale
specie rientravano la Scuola allievi caporali, le scuole allievi sottufficiali e allievi
ufficiali di complemento, le regie accademie di Fanteria e Cavalleria e di Artiglie-
ria e Genio e la Scuola di applicazione di sanità militare.
La Scuola allievi caporali provvedeva alla formazione dei graduati di truppa
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Nei collegi militari gli allievi pagavano un assegno di prima vestizione, una retta annuale,
un assegno annuale per la manutenzione del corredo e sostenevano le spese di cancelleria
e di acquisto dei libri di testo; erano però concesse rette semigratuite o gratuite ai giovani
in determinate condizioni di famiglia (ad esempio, orfani di guerra).

