Page 277 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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L’ordinamento e iL funzionamento deL regio esercito 277
delle reclute ai corpi), di reclutamento (pratiche relative alla leva, alle chiamate e
ai congelamenti, servizio matricolare e sistemazione della forza in congedo per i
sottufficiali e i militari di truppa) e di mobilitazione (questioni e progetti generali,
progetti per i richiami, mobilitazione degli ufficiali in congedo e tenuta dei loro
documenti matricolari e personali).
Nei riguardi delle operazioni di leva che, come visto, costituivano la base del
lavoro relativo al reclutamento, ai distretti spettava comunicare al presidente del
consiglio di leva, prima dell’inizio delle visite degli iscritti e affinché il presidente
ne potesse informare gli ufficiali delegati, per quali armi e specialità di servizio
dovessero essere effettuate le predesignazioni degli arruolati; raccogliere i fogli
matricolari degli iscritti arruolati, compilati dagli ufficiali delegati presso i con-
sigli di leva e le commissioni mobili durante le operazioni di leva; controllare se
i giudizi principali di idoneità a servire nelle varie armi e specialità, pronunciati
dagli ufficiali delegati, corrispondessero alle norme fissate dal Ministero della
guerra e, in caso di riscontro di inesattezze gravi o di irregolarità, procedere alla
modificazione del giudizio; provvedere all’impianto del ruolo matricolare su cui
dovevano essere trascritti integralmente i fogli matricolari.
La chiamata alle armi, seconda fase delle operazioni di reclutamento, era in-
teramente devoluta alla competenza dei distretti militari che dovevano, come in
precedenza accennato, pubblicare, in seguito a ordine del Ministero della guerra,
il «manifesto per la chiamata alle armi delle reclute» e inviare alle reclute, com-
prese nella chiamata, la «cartolina precetto» sulla quale doveva essere indicato
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il giorno in cui la recluta doveva presentarsi al distretto ; dare, giornalmente, in
nota all’Arma dei carabinieri le reclute che senza giustificati motivi non si fossero
presentate al distretto nel giorno fissato; rinviare in congedo le reclute per le qua-
li, nel corso della visita medica effettuata presso il distretto, si fosse riconosciuta
una statura pari al minimo fissato per l’arruolamento; concedere i ritardi dal ser-
vizio o il rinvio ad altra chiamata alle reclute che comprovassero di averne titolo;
concedere la scelta dell’arma o specialità alle reclute che comprovassero di aver
seguito almeno due corsi di cultura militare e di aver superato i relativi esami; ac-
certare i titoli alla riduzione di ferma delle reclute che avessero frequentato i corsi
premilitari. E, ancora, i distretti potevano lasciare in congedo illimitato promisso-
rio, fino a epoca stabilita, le reclute in possesso dei titoli di studio obbligatori per
frequentare i corsi allievi ufficiali e le reclute che avessero presentato domanda e
ottenuto di frequentare i corsi allievi sottufficiali; sottoporre a visita medica tutte
le reclute allo scopo di accertare le condizioni di idoneità fisica e provvedere, se
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Analoga indicazione doveva essere riportata in uno degli specchi annesso al manifesto per
quelle reclute che non avessero ricevuto la cartolina precetto.

