Page 278 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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necessario, all’eventuale invio in osservazione o proposta di rassegna; assegnare
ai corpi le reclute, in base alle tabelle numeriche di assegnazione inviate dal dica-
stero della Guerra, e farne relativa comunicazione numerica ai corpi interessati;
inviare ai corpi le reclute, in drappelli, dopo averle provviste di una serie ridotta
di materiali di equipaggiamento e di viveri.
La matricola del Regio esercito aveva (e ha) come scopo quello di tenere «me-
moria» di tutti i servizi che ciascun ufficiale o militare di truppa avesse reso allo
Stato, indipendentemente dagli effetti che ne potevano derivare. Era, quindi, la
storia fedele dei servizi prestati; costituiva il documento fondamentale per dimo-
strare gli obblighi di ciascuno; constatava i titoli di servizio in rapporto alle leggi
sul reclutamento, sull’avanzamento, sullo stato degli ufficiali e dei sottufficiali e
sulle pensioni; indicava le ricompense ricevute, le ferite e infermità dipendenti a
ragioni di servizio; specificava, infine, i motivi della cessazione dal servizio e da
ogni obbligo ad esso inerente, al fine dell’accertamento dei diritti che conseguen-
temente ne potevano derivare.
Il servizio matricolare si basava sul concetto che per ogni militare dovevano
esistere due documenti («ruolo matricolare» e «foglio individuale»), in doppio
originale, entrambi tenuti dai distretti militari e si svolgeva con tre speciali ope-
razioni, ovvero le «iscrizioni», le «variazioni» e le «rettifiche».
Al servizio matricolare provvedevano il Ministero della guerra che dirigeva e
sovrintendeva al regolare andamento del servizio e gestiva quello degli ufficiali;
i distretti militari per gli uomini di truppa . Per gli ufficiali il Ministero teneva i
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ruoli distinti secondo le armi e i corpi cui appartenevano e uno dei fogli individuali
originali («stato di servizio»); i corpi tenevano, per gli ufficiali in servizio perma-
nente effettivo (s.p.e.), il secondo originale dello stato di servizio; i comandi di di-
visione territoriale e i distretti, che avevano in forza ufficiali in congedo, tenevano
il secondo originale dello stato di servizio.
I distretti militari, come circoli di leva, seguivano anche tutti i movimenti
matricolari che avvenivano per gli uomini di truppa, grazie alla tenuta dei ruoli
matricolari, che essi compilavano durante le operazioni di leva e di chiamata alle
armi di ogni classe e sulla scorta dei fogli matricolari compilati dagli ufficiali
delegati ai consigli di leva.
In particolare, il ruolo matricolare tenuto dai distretti rappresentava il docu-
mento fondamentale della matricola e conteneva le notizie riguardanti lo stato
civile e tutte le variazioni e le indicazioni che dovevano iscriversi sui fogli matri-
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Sia l’attività del Ministero della guerra che quella dei distretti avveniva, nel caso di uffi-
ciali superiori in congedo, con il concorso dei comandi di divisione militare territoriale e,
per gli ufficiali inferiori e i militari di truppa, con il concorso dei comandi di distretto di
residenza.

