Page 311 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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Cenni sui Criteri di gestione doCumentaria nel regio eserCito 311
giore in tempo di guerra, veniva dato ampio spazio all’attività informativa, che
doveva essere svolta da tali ufficiali, e si assegnavano all’organo centrale funzio-
ni analoghe a quelle del passato, di natura prettamente esecutiva più che organiz-
zativa, lontane da quell’attività di collaborazione e di compartecipazione all’a-
zione del comandante, allora già ben delineata, ad esempio, nell’Esercito prus-
siano. Conseguenza di tale orientamento fu la mancata creazione, fin dal tempo
di pace, degli indispensabili organi di comando e di controllo tattico, carenza che
venne pagata duramente nella guerra del 1866.
Nel 1856, con ordine del giorno del comandante generale del Corpo reale
dello Stato maggiore, si specificavano meglio i compiti e la struttura dell’Ufficio
militare al quale si assegnava l’accentramento e il coordinamento dei lavori,
degli studi e dei servizi interni di competenza del Corpo. Questo al fine di dare
maggior impulso e mantenere vivo lo studio dell’arte e della storia militare non-
ché della scienza pratica degli ufficiali di Stato maggiore. Inoltre, all’Ufficio
militare veniva devoluta anche la funzione di raccogliere tutte le informazioni
necessarie a raggiungere una conoscenza esatta e completa delle istituzioni mili-
tari del Regno, compilare la storia della campagna del 1848, a cui aveva parteci-
pato l’Armata sarda, e predisporre memorie relative alle guerre coeve e future.
I cambiamenti introdotti nel 1857 riguardavano principalmente l’articolazio-
ne interna del Corpo, costituita dalla Segreteria, dagli uffici Militare, Geodetico,
Topografico, di Incisione, d’Amministrazione, dagli archivi e dalla Biblioteca.
In seguito, anche per far fronte alle esigenze che presentava la trasformazione
dell’Armata sarda in Esercito italiano, l’ordinamento del Corpo reale dello Stato
maggiore veniva modificato. Ad esempio, nel 1859, il Comando del Corpo si
trasformava in Ufficio superiore del Corpo di Stato maggiore, con compiti, sul
modello dello Stato maggiore dell’Esercito francese, di natura topografica e geo-
detica e circoscritti all’andamento burocratico degli uffici e alla cartografia.
Nel 1861, l’Ufficio superiore dell’organo centrale, che assumeva la denomi-
nazione di Corpo di Stato maggiore, veniva articolato nelle seguenti strutture:
Ufficio segreteria, Ufficio tecnico (già Ufficio topografico), Ufficio militare (che
comprendeva anche la Sezione archivio e biblioteca), Ufficio contabilità e Scuo-
la di applicazione, finalizzata alla formazione degli ufficiali delle varie armi allo
specifico servizio . Inoltre, l’ordinamento prevedeva anche il Comitato consul-
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tivo di Stato maggiore cui spettava l’obbligo di riunirsi, almeno una volta all’an-
no, presso il Ministero della guerra, secondo le esigenze individuate dal ministro.
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Relativamente all’impiego degli ufficiali di Stato maggiore, per una parte di loro, venne
prevista, su richiesta del Ministero degli affari esteri e del Ministero della guerra, la
possibilità di impiego, rispettivamente, nelle legazioni e per missioni militari o incarichi
speciali.

