Page 352 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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            mente legittimo perché adottato dall’organo dipendente trattandosi di organizza-
            zione interna, l’Ufficio centrale del Corpo veniva articolato su due uffici «spe-
            ciali»,  uno  per  la  parte  geodetica  e  topografica,  l’altro  per  la  parte  militare,
            ognuno  dei  quali  con  un  direttore  superiore,  un  vice  direttore  e  «un  numero
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            variabile di capitani» .
               L’ordine del giorno indicava anche il personale assegnato, in parte provviso-
            riamente,  ai  due  uffici  e  le  loro  sedi. All’Ufficio  militare  venivano  destinati,
            quale direttore superiore, il luog. col. di Stato maggiore Enrico Giustiniani, noto
            studioso di tattica militare, il magg. brig. Alessandro Righini, quale vice diretto-
            re, e quattro capitani.
               In virtù di quanto disposto nel 1853, lo stesso comandante generale Morozzo
            della Rocca emanava, il 1° luglio 1856, l’Istruzione sull’Uffizio militare del R.
            corpo di Stato maggiore, e sull’ordinamento dell’Archivio del medesimo, con la
            quale  venivano  definiti  i  compiti  dell’Ufficio  militare  e  la  pianificazione  del
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            lavoro .
               L’Ufficio militare era stato istituito, nel 1853, per concentrare, sotto una dire-
            zione speciale e per imprimere loro maggiore impulso, i lavori, gli studi e i ser-
            vizi interni di competenza del Corpo di Stato maggiore e, secondariamente, per
            mantenere vivo, nello stesso Corpo, lo studio dell’arte e della storia militari e
            della scienza pratica dell’ufficiale di Stato maggiore.
               In ragione di tali finalità all’Ufficio venivano assegnati i compiti di raccoglie-
            re e ordinare le memorie concernenti la topografia del Paese e la sua statistica
            considerate sotto l’aspetto militare, con una speciale scrupolosità per le frontiere
            dello Stato, le linee di difesa, le posizioni militari, ecc.; raccogliere e ordinare i
            documenti e le notizie atte a presentare una cognizione esatta e completa dello
            stato  dell’Armata,  delle  istituzioni  militari  del  Regno,  della  situazione  e  dei
            mezzi di difesa, delle fortezze e delle risorse di cui si poteva disporre in caso di
            guerra; elaborare, su richiesta del Ministero della guerra, i primi progetti di dife-
            sa e i piani d’operazioni, di concentrazioni, movimenti o dislocazioni straordina-
            rie di truppe; compilare, sulla base di «documenti autentici raccolti nell’Archivio
            del Corpo od altrove», la storia delle campagne e degli avvenimenti militari del
            Paese e memorie sulle guerre «contemporanee»; raccogliere i materiali utili a far



            3   I capitani addetti all’Ufficio militare potevano essere destinati anche ai lavori geodetici e
               topografici.
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               L’esemplare dell’istruzione del 1856 da noi analizzato, conservato presso l’Ufficio storico
               dell’Esercito, riporta annotazioni e variazioni proposte dal luog. col. Enrico Giustiniani di
               cui daremo conto in nota quando giudicate rilevanti. Cfr. AUSSME, L 3. Studi particolari,
               b. 301 (già 305), fasc. 1, s.fasc. 3. Copia anastatica della disposizione in s. orlando, la
               regolamentazione della consultazione…cit., pp. 333-348.
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