Page 353 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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La tuteLa, La conservazione e La fruizione degLi archivi deL regio esercito 353
conoscere la statistica militare e i mezzi di guerra degli altri stati, soprattutto di
quelli confinanti con il Regno di Sardegna; seguire e aggiornare, tramite periodi-
ci e pubblicazioni militari, lo stato delle invenzioni, variazioni e perfezionamen-
ti dei mezzi e materiali che potevano interessare l’Armata; compilare e redigere,
all’occorrenza, progetti di regolamento e libri d’istruzione per uso dell’Armata.
Per svolgere queste mansioni l’Ufficio aveva a disposizione, come supporto,
le relazioni esterne del Corpo di Stato maggiore, gli ufficiali di Stato maggiore
in servizio staccato, i lavori interni dell’Ufficio militare, le «conferenze» e le
ricognizioni militari.
Le fonti di natura esterna erano costituite dalle informazioni, situazioni mili-
tari e documenti legislativi relativi all’Armata che il Ministero della guerra deci-
deva di trasmettere al Corpo di Stato maggiore; dalla corrispondenza degli uffi-
ciali in missione all’estero; dalle notizie d’interesse militare raccolte dagli agen-
ti diplomatici all’estero, trasmesse dal Ministero degli affari esteri, previa auto-
rizzazione del Ministero della guerra e su domanda del comandante del Corpo di
Stato maggiore; dai documenti richiesti, su delega del comandante del Corpo,
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dall’Ufficio militare ai comandanti generali dell’Artiglieria e del Genio .
Ulteriori risorse informative esterne erano gli ufficiali di Stato maggiore
destinati ai campi di esercitazione o alle manovre autunnali che, al termine del
servizio, dovevano trasmettere all’Ufficio militare i rapporti da loro redatti sulle
fazioni campali; gli ufficiali di Stato maggiore comandati presso le divisioni
territoriali che dovevano inviare all’Ufficio militare quei lavori per i quali erano
stati eventualmente incaricati dal comandante generale del Corpo di Stato mag-
giore, su proposta del direttore dell’Ufficio stesso ; gli ufficiali di Stato maggio-
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re in missione all’estero che, indipendentemente dall’oggetto «speciale» del loro
incarico, al loro ritorno dovevano spedire i rapporti su determinati argomenti
sollecitati dal direttore dell’Ufficio, previa approvazione del comandante genera-
le del Corpo .
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I lavori interni dell’Ufficio erano suddivisi, a seconda della loro natura, in
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Art. 2°, Relazioni esterne del R. corpo di Stato maggiore, paragrafo 7. Nell’esemplare esa-
minato il paragrafo è depennato.
6 Art. 3°, Uffiziali di Stato maggiore in servizio staccato, paragrafo 9. Nell’esemplare esa-
minato, nella parte finale del paragrafo, Giustiniani ha depennato la frase «sulla proposta
del direttore dell’Ufficio militare, stimasse di affidar loro» sostituendola con «stimerà di
affidare loro, anche sulla proposta dei direttori dell’Ufficio militare».
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Art. 3°, Uffiziali di Stato maggiore in servizio staccato, paragrafo 10. Nell’esemplare esa-
minato, nella parte finale del paragrafo, Giustiniani ha inserito un’aggiunta dove viene in-
dicato, come primo destinatario dei rapporti degli ufficiali in missione all’estero, il coman-
dante generale del Corpo di Stato maggiore.

