Page 418 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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3. Le pubblicazioni
Il compito assegnato all’Ufficio storico come strumento per «servire e diffon-
dere la “valorizzazione” del passato recente e lontano del Paese» si esprimeva,
in primo luogo, attraverso la sua attività editoriale, curata e assegnata a persona-
le militare, caratterizzata dalle relazioni, che rappresentavano la «documentazio-
ne ufficiale», accompagnata da apparati documentari, da studi monografici e da
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studi biografici .
Nel 1922, il col. Alberti, intervenendo al X congresso della Società nazionale
per la storia del Risorgimento italiano, si soffermava lungamente sulle pubblica-
zioni edite dall’Ufficio storico e su quelle in preparazione, fornendo una serie di
informazioni che ne evidenziavano le finalità, come nel caso delle opere sull’e-
poca risorgimentale con le quali si voleva mantenere e trasmettere il «culto» di
coloro che, sotto la guida di Casa Savoia, avevano lottato per l’indipendenza
italiana. Consapevole che «a poco vale[va] lo scrivere se quanto [veniva] con
fatica raccolto ed esposto non [veniva] diffuso», l’ufficiale annunciava la deci-
sione del Ministero della guerra di incrementare la distribuzione delle opere
dell’Ufficio storico, a titolo gratuito, ai corpi e alle biblioteche del Regno. Infine,
veniva presentata l’attività di diffusione editoriale effettuata all’estero tramite
«opuscoli di rettifica od [sic] inesatte informazioni straniere relative alla nostra
guerra», grazie al supporto del Ministero degli esteri che si era occupato delle
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traduzioni in tedesco, inglese e spagnolo . Al XIII congresso della stessa Socie-
tà, avvenuto nel 1925, il col. Giacchi incentrava il suo intervento sull’attività
editoriale attraverso cui l’Ufficio storico assolveva al compito di tenere memoria
delle gesta eroiche passate e di tramandarle; compito che, dal gennaio 1926,
sarebbe stato rafforzato, per volontà del capo di Stato maggiore, da un nuovo
periodico, il «Bollettino dell’Ufficio storico», che avrebbe sostituito la preceden-
te rivista dell’Ufficio, le «Memorie storiche militari», voluta dal gen. Alberto
Pollio ed edita fino al 1914 . In una relazione, scritta per il XXVII congresso
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Per le pubblicazioni edite dall’Ufficio storico fino al 1946 cfr. o. bovio, L’Ufficio storico
dell’Esercito. Un secolo di storiografia militare, Roma, Ufficio storico SME, 1987, pas-
sim; stato MaGGiore dell’eserCito, uffiCio storiCo, Catalogo bibliografico. Opere edi-
te fino al 1999, Roma, Ufficio storico SME, 2000. Inoltre, AUSSME, a r, b. 5, fasc. 30,
s.fasc. 7 e fasc. 32, b. 7, fasc. 57, s.fasc. 2.
107 a. alberti, L’attività dell’Ufficio storico…cit. e Memoria sull’attività dell’Ufficio storico
negli ultimi due anni, [a cura del] col. Adriano Alberti, in AUSSME, L 3. Studi particolari,
b. 275 (già 278), fasc. «Congresso di Trieste, 1922».
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Atti ufficiali della Società nazionale per la storia del Risorgimento italiano. Consiglio cen-
trale. XIII congresso sociale…cit., pp. 945-946 e L’Ufficio storico dello Stato maggiore
Regio esercito e la sua attività nel 1925. Comunicazioni fatte dal capo Ufficio colonnello

