Page 417 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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La tuteLa, La conservazione e La fruizione degLi archivi deL regio esercito 417
Le Disposizioni per la consultazione e la trascrizione di documenti storici, data-
te 15 gennaio 1932 e firmate dal gen. Edoardo Monti, riconfermavano sostanzial-
mente quanto fino ad allora stabilito in materia di fruizione «esterna» delle carte
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conservate dall’Ufficio storico . Nel febbraio 1934 il sottosegretario alla Guer-
ra, Alfredo Baistrocchi, concordando con il parere dell’Ufficio, introduceva una
contraddizione in termini: infatti, si riconosceva la «pubblicità» per una parte dei
documenti conservati presso l’Ufficio ma, contestualmente, si riconfermava
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anche per questi la procedura dell’autorizzazione per la loro visione .
Un segno della politica dell’Ufficio storico in materia di consultazione delle
carte si ritrova nelle già menzionate parole del gen. Biondi-Morra che, durante il
convegno della Giunta centrale per gli studi storici, tenutosi a Roma nel marzo
1942, precisava che anche agli «studiosi privati», con determinate cautele, era
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permessa la visione dei documenti «storico-militari» . L’ultima traccia indivi-
duata è rappresentata dalle Norme per la consultazione dei documenti diffuse nel
dicembre 1945 e che, in verità, non apportavano nessuna modifica sostanziale
alle Norme del 1925. Le uniche differenze, difatti, riguardano l’inserimento nella
categoria dei «riservatissimi» di una parte della documentazione prodotta duran-
te la Seconda guerra mondiale (ad esempio, giudizi personali, autografi e relazio-
ni d’inchieste) e l’individuazione del ministro della Guerra come superiore
autorità che poteva concedere, insieme al capo di Stato maggiore dell’Esercito,
l’autorizzazione per la fruizione delle carte «riservatissime» .
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e circolari; d) Studi storici; e) Biblioteca militare centrale; f) Archivi».
102 Ibidem.
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La facoltà di dare in consultazione gli atti anteriori al 1885, considerati «pubblici», era de-
voluta al capo dell’Ufficio storico; per gli atti di data posteriore doveva essere richiesta,
volta per volta, una speciale autorizzazione al Ministero della guerra. Cfr. Ministero del-
la guerra, Gabinetto, Pubblicità degli atti di archivio dell’Ufficio storico, 5 feb. 1934, n.
2198 di prot., a firma del sottosegretario di Stato amm. Alfredo Baistrocchi, indirizzata al
capo di Stato maggiore, in AUSSME, L 3. Studi particolari, b. 301/2 (già 305/1), fasc. 6,
s.fasc. 2.
104 Relazione sul convegno della Giunta…cit., in AUSSME, L 3. Studi particolari, b. 277 (già
280), fasc. «Convegno indetto dalla Giunta centrale per gli studi storici (11-12 marzo),
Ecc. Cesare Maria de Vecchi di Val Cismon-presidente».
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Ministero della guerra, Stato maggiore Esercito, Ufficio storico, Norme per la consulta-
zione dei documenti, 15 dic. 1945, a firma del capo di Stato maggiore dell’Esercito gen.
Raffaele Cadorna e, p.c.c., il capo Ufficio col. Luigi Mondini, in AUSSME, L 3. Studi par-
ticolari, b. 301/2 (già 305/1), fasc. 6, s.fasc. 3.

