Page 47 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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Un’indagine preliminare                                              47


               possibile, la gran mole di lavoro determinata dalle operazioni di trasferimento; i
               pericoli conseguenti allo smembramento dei fondi, che dovevano, invece, rima-
               nere  integri  per  salvaguardare  l’organicità  dell’archivio  dell’«antico  Esercito
               sardo»; la criticità di realizzare un’eliminazione di ampie proporzioni al fine di
               ridurre di molto l’entità della documentazione da versare all’Archivio di Stato di
               Torino che aveva espresso la sua difficoltà di ricevere anche una minima parte
               dei documenti a causa della mancanza di fondi.
                  In base a tali osservazioni, e in considerazione della determinazione ministe-
               riale di sopprimere l’Ufficio archivi entro la data del 1° gennaio 1874, Deleuse
               propose come soluzione, «meglio utile e conveniente», quella di promuovere il
               versamento dei ruoli matricolari e dei registri all’Archivio di Stato di Torino,
               risparmiando, così, sulle spese del trasporto a Firenze di una quantità di docu-
               menti  difficile  da  stabilire  e  tutelando  l’unitarietà  dell’archivio  dell’Armata
               sarda. Inoltre, il versamento dei fondi, nella loro organicità, avrebbe garantito,
               grazie all’«illuminata gestione» dell’Archivio di Stato di Torino da parte di Nico-
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               mede Bianchi , la fruizione e la valorizzazione delle carte. Si arrivò, così, alla
               decisione di aggregare la parte anteriore all’Unità nazionale dell’Archivio della
                                                                                     4
               guerra all’Archivio di Stato di Torino, dove venne poi inserito come Sezione IV .
                  Il riconoscimento degli obblighi previsti dal legislatore per gli archivi dello
               Stato trova testimonianza anche in una serie di provvedimenti interni all’ammi-
               nistrazione della Guerra e all’Esercito.




               3   Nicomede Bianchi fu direttore dell’Archivio di Stato di Torino dal 1870 al 1885 e soprain-
                  tendente agli Archivi piemontesi con sede a Torino (con le province di Alessandria, Cuneo,
                  Novara e Torino) dal 1874 al 1885. Notizie in Repertorio del personale degli Archivi di
                  Stato, I, (1861-1918), a cura di M. Cassetti, con saggio storico-archivistico di e. lodolini,
                  Roma, Ministero per i beni e le attività culturali, Direzione generale per gli Archivi, 2008,
                  passim.
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                  Sulla storia dell’«Archivio della guerra» di Torino cfr. P. briante, Le armi del principe: il
                  Ministero della guerra, in Ministero Per i beni Culturali e aMbientali, uffiCio Centrale
                  Per i beni arChivistiCi, L’Archivio di Stato di Torino, a cura di i. Massabò riCCi-M. Gat-
                  tullo, Fiesole (Firenze), Nardini Editore, 1994 (I tesori degli archivi, Collana diretta da r.
                  GrisPo), pp. 67-88; a. santuCCi, Sulla soppressione dell’Ufficio archivi del Ministero del-
                  la guerra in Torino (1872-1873), tesi di diploma in Archivistica speciale, Università degli
                  studi di Roma «La Sapienza», Corso di diploma di archivista paleografo, Scuola specia-
                  le per archivisti e bibliotecari, a.a. 1999-2000. Inoltre, cfr. Sulla soppressione dell’Uffizio
                  archivi del Ministero della guerra in Torino. Relazione a S.E. il Ministro della guerra (8
                  luglio 1872), a cura del luog. gen. incaricato C.[lemente Gustavo] Deleuse e promemoria
                  Sovrintendenza degli Archivi piemontesi. Archivio di Stato. Sezione IV, a cura del diretto-
                  re della Sezione IV, Torino, 12 ott. 1874, in arChivio di stato di torino, archivio dell’ar-
                  chivio, vol. 154 bis, «Indice delle sessioni II-III-IV», rispettivamente pp. 39r-79v e 84r e
                  seguenti.
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