Page 48 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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               Tra questi ricordiamo un ordine di servizio del maggio 1914, firmato, per il
            ministro della Guerra, dal ten. gen. Giulio Cesare Tassoni, con il quale venivano
            riconfermate, in materia di conservazione, le disposizioni ministeriali allora in
            vigore  per  i  documenti  di  carattere  «puramente»  contabile  prodotti  dai  corpi,
            istituti e stabilimenti. Per tutte le altre carte si sanciva, invece, l’osservazione
            rigorosa degli artt. 66, 69-70, 72 e 102 del regolamento per gli Archivi di Stato,
            approvato con il r.d. del 2 ott. 1911, n. 1163; articoli che in parte riguardavano il
            versamento agli Archivi di Stato degli atti delle amministrazioni cessate o non
            più occorrenti ai bisogni ordinari delle amministrazioni periferiche statali e le
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            procedure da seguire per lo scarto .
               Gli altri provvedimenti rintracciati attengono alla documentazione di natura
            amministrativa e, in particolare, a quella sulla leva di «terra» (Esercito e, dopo il
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            1923, anche Aeronautica) . Ad esempio, con circolare del 24 giu. 1889, n. 40250,
            il ministro della Guerra, Ettore Bertolè Viale, stabiliva il versamento agli Archi-
            vi di Stato delle «liste di leva, di estrazione e [dei] registri sommari delle deci-
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            sioni dei consigli di leva relativi alle classi prosciolte da ogni servizio» . Tale
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            come l’Istruzione permanente sul reclutamento del Regio esercito del 1904  e il
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            5   [Ministero della guerra], Direzione generale servizi logistici ed amministrativi, Disposi-
               zioni varie. Conservazione degli atti d’ufficio, 24 mag. 1914, n. 219, a firma, per il mini-
               stro, di Giulio Cesare Tassoni, in «Giornale militare ufficiale», (1914), dispensa 24 , pp.
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               654-656. Testo anche in Italia-Archivi militari correnti, in «Gli Archivi italiani», I (1914),
               3-4, rubrica Notizie, pp. 164-165.
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               L’Aviazione del Regio esercito, nata nel 1884 come specialità del Genio militare, divenne
               Forza armata autonoma, con la denominazione di Regia aeronautica, con il r.d. del 28 mar.
               1923, n. 645.
            7   Per Claudio Lamioni la circolare del 1889 segnò l’avvio dei versamenti della documenta-
               zione di leva agli Archivi di Stato. Si veda C. laMioni, Gli uffici di leva dall’Unità d’Ita-
               lia. Le istituzioni e la documentazione all’Archivio di Stato di Firenze, in «Popolazione e
               storia», III (2002), 2, pp. 127-153; id., La documentazione dell’Ufficio di leva di Firenze.
               Classi di nascita 1842-1939, in «Rassegna degli Archivi di Stato», n.s., III (2007), 2, pp.
               253-300, in part. pp. 279-280; id., La documentazione sulle leve e gli Archivi di Stato. Un
               esempio di trasmissione archivistica, in soCietà italiana di deMoGrafia storiCa, Statura,
               salute e migrazioni. Le leve militari italiane, a cura di C.a. Corsini, Udine, Forum, 2008
               (SIDeS-Società italiana di demografia storica), pp. 227-237, in part. pp. 236-237.
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               Pubblicata in Ministero della Guerra, direzione Generale leva e truPPa, uffiCio isPezio-
               ni, Raccolta di disposizioni in vigore concernenti il reclutamento del R. esercito, Roma,
               Stabilimento tipografico per l’amministrazione della guerra, 1921, pp. 351-396, in part.
               paragrafo 177, p. 388.
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