Page 140 - Il sogno del volo - Dalla Terra alla Luna. Da Icaro all'Apollo 11
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alcune amministrazioni pubbliche, e non di rado anche le
più importanti imprese private, misero in palio cospicui pre-
mi per le imprese aeree più eclatanti.
Il Daily Mail, ad esempio, sin dal 1913 aveva promesso
ben 10.000 sterline al primo pilota che fosse riuscito a tra-
svolare l’oceano Atlantico, gara però dissoltasi per la guerra
e, più ancora per la mancanza di un adeguato aereo. Nel
1919, nel clima appena delineato, quell’interesse si riaccese,
e complice l’enorme disponibilità di apparecchi a grande au-
tonomia finalmente, il 14 giugno di quello stesso anno, due
ex militari, il capitano John Alcock e il tenente Arthur Whit-
ten Brown decollarono da Terranova atterrando in Irlanda,
a circa 3000 km di distanza. Per l’impresa si avvalsero di un
bombardiere pesante britannico, il Vickers Vimy, costruito
pochi anni prima e modificato per accrescere la capacità
dei serbatoi del carburante, sebbene la sistemazione del suo
equipaggio fosse ancora rudimentale nella carlinga aperta e
priva di qualsiasi comfort. Il volo incontrò condizioni meteo
proibitive, costringendo il Brown a salire sull’ala per libe-
rare dal ghiaccio le prese d’aria dei motori. Solo al mattino
successivo fu avvistata la costa irlandese ma l’atterraggio ef-
fettuato pochi minuti dopo, provocò seri danni all’apparec-
chio. Fortunosamente illesi i piloti che guadagnarono così
oltre al premio anche il titolo di baronetti!
Negli anni immediatamente successivi, altri piloti si ci-
mentarono in lunghe trasvolate, dimostrando ulteriormente
metamorfosi sarà completata agli inizi degli anni ’30, appe- l’affidabilità dei velivoli e dando vita, tra l’altro, al servizio di
na una dozzina di anni dopo la fine della guerra! posta aerea che avviatosi in Francia nel 1919 con la La Ligne,
Un significativo sintomo della preminenza acquisita divenuta poi l’Aéropostale, si diffuse in pochi anni all’intero
nell’ambito degli spostamenti veloci di merci e passeggeri lo continente americano con collegamenti regolari, compiuti
si può cogliere nel corso della grande crisi del ’29, durante la anche di notte, premessa dei voli di linea propriamente det-
quale a differenza di tutti i settori, profondamente depressi ti. Sarà con Lindbergh ed il suo solitario volo da New York
e decimati, quello dei trasporti aerei civili non solo non vide a Parigi, del 1927 che l’aviazione di linea spiccherà il balzo
alcuna contrazione, ma addirittura passò alla storia come definitivo, tant’è che proprio in quel decennio si ebbero i pri-
l’età d’oro dell’aviazione civile. Frequentemente, del resto, mi collegamenti regolari aerei con passeggeri paganti: tra le
In alto: il capitano John
Alcock e il tenente Ar-
thur Whitten Brown.
A fianco: il Vickers
Vimy, il bombardie-
re modificato per la
storica impresa.
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