Page 157 - Il sogno del volo - Dalla Terra alla Luna. Da Icaro all'Apollo 11
P. 157
mo una piccola cosa, nulladimeno, rompendosi per la
violenza di ciò che si dice sal della pietra, genera un
rumore cotanto orribile da soprassare il ruggito di un
forte tuono, ed una luce tanto splendida da superare un
grandissimo lampo… 5
Non era, pertanto, già più un segreto, dal momento che
con quella polvere nerastra se ne facevano mortaretti e
tracchi, riempiendone cartocci di pergamena e ripiegan-
doli più volte. La vera novità della miscela, o forse solo
la sua esplicita menzione dopo una diretta constatazione,
era nelle conseguenze della presenza del salnitro, per noi
nitrato di potassio e nitro per i romani, il suddetto sale
della pietra che si raccoglieva raschiandolo dai muri umi-
di. Trattandosi di un agente fortemente ossidante, oltre a
garantire al miscuglio una perfetta combustione in qual-
siasi contesto ambientale, gli consentiva pure di bruciare
sott’acqua. È verosimile reputare che fosse proprio il salni-
tro il composto delle torce delle matrone che Livio ignorò!
5 La citazione è tratta da e. Bravetta, L’artiglieria…, cit., p. 41 e fu
scritta da Ruggero Bacone nel suo Opus Majus.
A fianco: raffigurazioni tratte da manoscritti cinesi di epoca medieva-
le, relative a primordiali razzi, batterie per il loro lancio e fantasiosi
sistemi per il volo umano.
Perturbano l’udito in modo, che se operassero di notte
e all’improvviso e con certo artifizio, né città né eser-
cito potrebbero comportarle, niun tuono gli si potreb-
be paragonare… se ne aveva un esperimento in quel
giuoco puerile che si faceva in molte parti del mondo,
formando cioè con pergamena uno strumento della mi-
sura di un pollice, il quale, sebbene sia per se medesi-
capitolo quinto 1 5 7

