Page 114 - Il Controllo del Territorio - da Federico II di Svevia all'Arma dei Carabinieri
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Ovviamente gli infedeli per
                                                                                               antonomasia stavano a occiden-
                                                                                               te, al di là dei Pirenei, e anche
                                                                                               in quella direzione l’offensiva di
                                                                                               Carlomagno si estrinsecò con
                                                                                               l’ormai sperimentata efficienza;
                                                                                               ma proprio quella campagna di-
                                                                                               mostrò quanto lontana fosse la
                                                                                               motivazione religiosa dai campi
                                                                                               di battaglia. Il pretesto scate-
                                                                                               nante, ammesso pure che ce ne
                                                                                               fosse bisogno, fu la richiesta di
                                                                                               aiuto fatta pervenire a Carloma-
                                                                                               gno nel 777, dal governatore di
                                                                                               Barcellona e di Gerov, Ibn Ara-
                                                                                               bi, incapace di ridurre all’ob-
                                                                                               bedienza il califfo di Cordova.
                                                                                               Nella primavera seguente, un
                                                                                               grande esercito franco – strut-
                                                                                               turato su due distinte divisioni
                                                                                               – valicata la formidabile catena
                                                                                               montuosa, penetrò nella Spagna
               tata durante la quale i prigionieri, venduti sistematicamen-  simultaneamente da est e da ovest. Contrariamente a quanto
               te come bestie, furono talmente numerosi che dall’etimo di   era logico aspettarsi, la prima città a essere investita con la
               slavo derivò quello di schiavo! Dal canto loro          massima violenza ed espugnata d’impeto fu la cristianissima
                                                                       Pamplona. Del resto anche gli altrettanto cristiani monta-
                  gli slavi cominciarono a considerare il Cristo come un teutonicus   nari baschi, durante il superamento dei Pirenei, erano stati
                  deus e il cristianesimo come una religione estranea imposta loro   considerati e trattati alla stregua dei più irriducibili paga-
                  sulla punta della spada. Per i tedeschi le spedizioni di saccheg-  ni, subendo le abituali stragi. Con altri assedi e con altre
                  gio contro gli slavi assunsero il carattere di crociate: ai vantaggi   conquiste l’avanzata proseguì fino a Saragozza sull’Ebro,
                  materiali poteva combinarsi
                  la salvezza delle loro anime,
                  poiché le gesta perpetrate
                  contro un nemico pagano
                  sarebbero state ben accette
                  agli occhi di Dio. Nel corso
                  di due o tre secoli, i tedeschi,
                  aiutati dai missionari della
                  Chiesa riuscirono a imporre
                  la loro religione agli slavi. 26



               26   F. L. CARSTEN, Le origini della Prus-
               sia, Il Mulino, Bologna 1982, p. 16.
               A fianco: il monumento funebre in
               memoria del conte Rolando, eroe
               della battaglia di Roncisvalle.
               Nella pagina a fianco: la Penisola
               Iberica agli inizi del IX sec.



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