Page 109 - Il Controllo del Territorio - da Federico II di Svevia all'Arma dei Carabinieri
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verbo derivato: smottare, ossia franare, ovviamente riferito   di sterratori, in ogni caso manodopera non qualificata. Una
               al fianco di una piccola altura, che per conseguenza doveva   costruzione similare in pietra che necessiti di scalpellini e
               essere la motta. Il vocabolo motte fu coniato in Francia de-  cavatori, cioè operai specializzati, a titolo di raffronto ri-
               rivandolo dal latino mota, che designava in origine il prato   chiedeva un tempo superiore ai dieci anni! Trattandosi di
               e in seguito le torbiere; più tardi ancora, intorno al XII se-  strutture difensive modeste, il terreno di riporto dello scavo
               colo, denominò quella sorta di proto-castello ligneo. La sua   del fossato accumulato al centro di quel piccolo anello non
               costruzione si avvantaggiava quando possibile di una colli-  costituiva più un aggere ma un rialzo, crescente al cresce-
               na naturale, sagomata secondo la necessità, ma più spesso   re del diametro del fossato stesso e della sua larghezza, che
               costruita ammassando il terreno di riporto del fossato. Da   tuttavia doveva consentire lo scavalcamento mediante un
               quanto studiato, non sempre la torre veniva eretta sul tumu-  rudimentale ponte levatoio.
               lo così ottenuto al termine del lavoro: non di rado preesiste-  L’altezza delle motte variava fra i 3 e i 30 metri, con un
               va e finiva inglobata totalmente o parzialmente nel tumulo   diametro compreso fra i 30 e i 90: in Gran Bretagna le motte
               stesso, trasformando, nel secondo caso, la parte sepolta in   soltanto nel 7% dei casi, mediamente, superavano i 10 metri
               deposito, cantina e anche cisterna. Come intuibile, più alta   di altezza, mentre il 24% si attestava tra i 10 e i 5, e il 69% non
               era la motta maggiore era il volume di terra richiesto per la   eccedeva i 5. La motta ottenuta con il procedimento accen-
               realizzazione; questa era fatta esclusivamente con pale, pic-
               coni e carriole a barella: un’estenuante quantità di lavoro.
               La durata, perciò, dipendeva dalla forza lavoro disponibile.   Nella pagina a fianco: sopra, la Motta di Specchia Torricella, Supersa-
               Quando si sottolinea la rapidità con cui venivano erette si-  no, Lecce; sotto, Motta castrale di Saint-Jean-de-Thurigneux, Auver-
                                                                       gne-Rhône-Alpes, Francia.
               mili costruzioni (da prudenti stime tra i 4 e i 10 mesi) si sot-  Sotto:  ricostruzione della motta a Saint-Sylvain d’Anjou, Paesi della
               tintende implicitamente la disponibilità di qualche migliaio   Loira, Francia.

















































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