Page 106 - Il Controllo del Territorio - da Federico II di Svevia all'Arma dei Carabinieri
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to il non professionista! Progressivamente, l’intero Occidente complemento ostativo di una costruzione difensiva. Quando
adottò tale differenziazione sociale, anche se in tempi diversi: con il dissolversi dell’Impero romano d’Occidente si perse
in Francia può ritenersi esaurita già intorno al 1100, quando il più che la cognizione delle fortificazioni evolute, la capacità
feudalesimo divenne ereditario. di espugnarle, l’architettura militare regredì di millenni, ba-
stando per tenere a bada le bande di predoni e di razziatori,
feroci quanto inesperte anche della più elementare poliorcer-
3.5. La motta castrale tica, incapaci di avere ragione di edifici appena più massicci
delle normali abitazioni, anche quando queste erano delle
Da un punto di vista strettamente tattico, un rilievo di umili capanne di legno e paglia. Un emblematico esempio
appena una decina di metri, sulla circostante pianura, crea di tale arretramento è fornito dalla proliferazione delle co-
più difficoltà all’investimento ossidionale che il percorso di siddette motte, cumuli di terra di riporto sui quali svettava
una decina di chilometri in pianura. Molteplici le ragioni, tra una torretta di tronchi d’albero. Il fenomeno ebbe ampia
le quali: la più ampia visuale che rende quasi impossibile un riproposizione, partendo dalla Normandia, ed estendendosi
avvicinamento insidioso; il minor spazio disponibile per po- in breve alla Gran Bretagna, alla Danimarca, e al Sud Italia.
sizionare le macchine d’assedio dalle semplici scale alle gran- La dissoluzione dell’Impero carolingio comportò la perdita
di artiglierie a gravità; la maggiore e più violenta gittata del- di quel minimo di ordine e diritto che era stato adottato, e
le armi da lancio dei difensori, determinata dalla direzione l’anarchia conseguente giocò in favore della costruzione di
dall’alto verso il basso del tiro e, di conseguenza, la minore rudimentali opere difensive a partire dal IX secolo. L’aggra-
letalità delle armi degli assalitori. L’insieme di questi vantag- varsi dell’insicurezza a seguito delle incursioni di Magiari e
gi e altri ancora di minor rilevanza, ma non per questo di Vichinghi stimolò l’ulteriore adozione delle motte. Gli An-
scarsa valenza difensiva, costituirono da sempre la prestazio- gioini se ne avvalsero per proteggersi dalle incursioni vichin-
ne ottimale di una fortificazione. La posizione elevata, non ghe, favorendone la diffusione a ridosso dei territori slavi, ma
a caso, venne definita arroccata, essendo l’altezza il miglior furono i Normanni a diffonderle verso sud, avendone riscon-
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