Page 68 - Il Controllo del Territorio - da Federico II di Svevia all'Arma dei Carabinieri
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personali. A questo stato di cose è dovuta la creazione di buo-
na parte degli insediamenti militari che […] ci testimoniano
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ancora oggi il loro primitivo impianto.
Più in dettaglio
analizzando la grammatica costruttiva altomedievale bisogna
considerare che in quel periodo esisteva ancora una forte tradi-
zione tecnica che, per quanto decaduta, era sempre di aiuto nei
programmi costruttivi. A tal proposito dobbiamo notare che la
mancanza di opere di particolare interesse artistico non può esse-
re imputata a una deficienza tecnica ma proprio al basso grado di
civiltà del popolo longobardo. Infatti, una architettura non può
essere improvvisata, poiché essa è dovuta a un fatto di cultura
oltre che di organizzazione di cantiere, perizia di maestranze e
materie prime, tutte cose che, in fondo, presuppongono un livello
di civiltà ben lontano da quello longobardo […] da quanto sopra
detto è evidente che il problema tecnico viene subito eliminato e
possiamo dire che la produzione di età longobarda (VI-IX secolo)
era dovuta a scuole locali che risentivano dell’influsso di correnti
romane, bizantine e comancine.
È indubbio che le maestranze locali di quell’epoca erano state
impiegate principalmente nella costruzione delle opere di forti-
ficazione che non dovettero essere molto notevoli dato che quasi
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nulla ci è pervenuto di esse.
Pertanto
bisogna però seriamente riconoscere che il medioevo militare
europeo non può affrontare il paragone né con le coeve simi-
lari espressioni bizantine, né con le rilevanti volumetrie e con
2.4. L’architettura militare longobarda gli andamenti razionali delle fortificazioni antiche europee
orientali, né con quelle meno rilevanti ma nemmeno trascu-
rabili delle costruzioni religiose coeve. Pochi ciottoli di fiume
In linea di ampia schematizzazione, relativamente all’ar-
chitettura militare, si osserva che addentati tra loro a spina pesce, manufatti fatiscenti prima an-
cora di nascere, anche se successivamente e variamente rinfor-
zati con traverse di legno, paramenti esterni di problematica
nel primo periodo della dominazione longobarda non era sta-
ta attuata ancora quella massiccia costruzione di opere fortifi- consistenza, mal riempiti a sacco o con eccessivi spessori di le-
ganti, di sabbie sporche, di calci deficienti sono lì […] a offrire
cate dovute sia alle discordie sorte tra i vari duchi longobardi
la più disastrosa testimonianza di quanto s’è conservato e di
che alle sopravvenute incursioni dei Saraceni. Un documento
come si usasse, allora costruire […]. La casa forte, a difesa au-
dell’epoca, infatti, ci testimonia che […][nella Longobardia
meridionale] i castelli erano rari mentre l’intero territorio era tosufficiente, è però l’organismo tipo dell’epoca. Improvvisata
punteggiato da villaggi e da chiese […]. Da allora, per fron- spesso senza un preciso e voluto tracciato, segue per lo più i
teggiare i pericoli che si susseguivano, le terre soggette ai Lon-
gobardi assunsero un aspetto ostile caratterizzato da rocche, 24 Ivi, pp. 85-86.
25 L. SANTORO, Castelli Campani, in I corso di storia dell’architettura
torri, castelli, terre murate e fortificazioni varie dovute a conti,
castellana, Milano 1971, p. 49.
gastaldi e abati che agivano, in primo luogo per la comune
In alto a sinistra: interno della chiesa di Santa Sofia a Benevento.
sicurezza, ma anche per raggiungere i fini delle loro ambizioni Nella pagina a fianco: le mura longobarde di Benevento.
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