Page 211 - L'Esercito alla macchia - Controguerriglia Italiana 1860-1943
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La 2 armata e Le operazioni di controguerrigLia in JugosLavia (1941-1943) 211
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AUSSME. Tra il 1942 ed il 1943 giunsero nei Balcani i primi reparti di autoblindo
equipaggiati con mezzi moderni quale l’AB41
il riferimento normativo che ispirò l’organizzazione e le modalità d’azione delle formazioni
partigiane di Tito con l’obiettivo di scatenare il terrore: “[...] Pugnale, sangue e distruzione
devono caratterizzare la loro azione e contrassegnare i luoghi dove esse hanno agito. Il terro-
re infuso nel nemico, deve costituire la fama dei comitagi, presso le popolazioni ostili. […]
Qualunque possa essere, in Europa, l’opinione circa il modo di guerreggiare delle bande e
circa la loro moralità, si deve far rilevare che esso è molto più umano dei mezzi di guerra
attuali e di quelli che saranno usati in una guerra futura. […] Le caratteristiche fisiche e
morali cui devono rispondere i soldati tenuti in evidenza per la costituzione delle bande
sono le seguenti: sangue sano, fisico atto a sopportare tutte le fatiche di guerra, polmoni e
stomaco buoni, astuzia, volontà tenace, temperamento energico, sanguinario e senza scru-
poli, in modo che possano impiegarsi in qualsiasi compito. Nel rimanente, la loro figura
morale non ha grande importanza . La popolazione e l’esercito nemico diverranno così un
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633 Nell’esercito jugoslavo larga preminenza era data alla preparazione morale del combattente: “Regi-
me di istruzione di un’intensità che non trova l’uguale in alcun altro esercito del mondo. Educazione
bellica che sfrutta lo spirito di xenofobia del paese. Il dogma della propria invincibilità, elemento di
forza militare e nazionale della psicologia serba, trova il suo naturale riflesso nell’esercito che, nutrito